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Bianco Airone, la presidente Vallesi scrive a Pierpaolo Sileri: “La situazione dei malati oncologici è molto grave”. VIDEO

"Nel reparto ogni giorno girano circa 50 pazienti, tra le prime visite, i controlli e le terapie. Non si può lavorare al meglio, come vorrebbero e sono soliti fare gli oncologi"
Pubblicato il 7 Gennaio 2022

La presidente dell’associazione Bianco Airone Onlus Ornella Vallesi denuncia la drammatica situazione dei malati oncologici al Madonna del Soccorso. L’appello arriva anche al sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri, a cui la presidente ha scritto una lettera.

Sono Ornella Vallesi, Presidente della sede regionale dell’Associazione Bianco Airone Pazienti Onlus. Quale paziente oncologica per ben tre volte, mi dedico da almeno 14 anni, ai problemi dei malati come me, ho creato un gruppo di 40 volontari, ed ho organizzato il loro tempo libero finalizzandolo al miglioramento della qualità della vita soprattutto delle persone malate che vivono in solitudine. In tutti questi anni non mi è mai capitato di assistere, come ora, al degradimento totale del reparto oncologico che ho visto lentamente sfaldarsi giorno dopo giorno, in questi ultimi anni. I cinque oncologi del reparto, sono diventati tre nell’ultimo anno, essendo andata un’oncologa in maternità. A nulla è valso parlare con i vertici della Regione, domani uscirà un mio articolo sui quotidiani, Il primario del reparto, dott.ssa Francesca Giorgi, è allo stremo, i pazienti si sono moltiplicati e per la mancanza di medici e per la pandemia. Ma soprattutto non essendo stata fatta prevenzione, i tumori sono aumentati di volume e di numero.

Nel reparto ogni giorno girano circa 50 pazienti, tra le prime visite, i controlli e le terapie. Non si può lavorare al meglio, come vorrebbero e sono soliti fare, gli oncologi, in queste condizioni, ma come se non bastasse, qualche giorno fa, una determina dell’AV5 , in mancanza di una graduatoria di medici su base volontaria, approva una graduatoria di mobilità d’urgenza presso la struttura Pneumocovid dell’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, includendo nella rotazione dei dirigenti anche due oncologi del nostro reparto, uno dei quali, essendo in servizio da circa un anno, è stato inserito tra gli ultimi, nonostante 30 anni di servizio precedenti in altra Area Vasta, sempre della Regione! Nonostante abbia trascorso la mia attività lavorativa in un tribunale, e quindi non digiuna di certi regolamenti e rispetto delle norme, sono comunque rimasta basita da tale notizia.

Non si può generalizzare, con una determina, le diverse situazioni dei reparti. Occorre un po’ di elasticità mentale ed entrare nelle problematiche di ogni situazione. I problemi generano stress e influenzano salute e prestazioni. Vedo ogni giorno la dott.ssa Giorgi, sempre più stressata, La sua priorità è sempre il malato, trascura i pasti principali, trascorre minimo 12 ore al giorno in reparto e non ha tempo nemmeno per la famiglia. Per una mia deformazione professionale, ho indagato su tutte le Aree Vaste della Regione ed ho scoperto che la maggior parte di loro può contare su almeno 8 oncologi, nonostante un’affluenza minore di pazienti. Ma spesso queste notizie non si possono svelare!

Ho deciso di scriverLe perché so di avere davanti un medico in primis, ma soprattutto una persona autorevole e sensibile ai problemi della povera gente, impotente anche nel capire certi meccanismi. La situazione è molto grave, ho timore che possa succedere qualcosa di irreparabile, ho paura di veder sgretolare, poco a poco, un reparto che era un fiore all’occhiello dell’ospedale, un reparto a cui accedono i malati del vicino Abruzzo ed altri. Mi rivolgo a Lei perché possa sanare questa situazione, che già va avanti da un po’ di tempo e non vede via d’uscita, a me sta molto a cuore che i pazienti si trovino in un ambiente tranquillo, perchè trovino la voglia di vivere, oltre “la cura”.  Nel ringraziarLa per quanto potrà fare per noi, Le porgo cordiali saluti.