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Biancazzurro, la rabbia delle famiglie dei ragazzi disabili: “Nulla è cambiato, andremo tutti in Regione”

Il portavoce Sandro Tentella: “Arriveremo con i pullman sotto la sede. Denunceremo questo scandalo. La nostra richiesta è sempre la stessa, ossia che agli attuali dieci posti che già esistono se ne aggiungano altri dieci"
Pubblicato il 14 Marzo 2025

di Massimo Falcioni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Non finisce qui, andremo tutti in Regione”. L’avviso arriva da Sandro Tentella, portavoce delle famiglie dei ragazzi disabili di San Benedetto. Al centro del dibattito c’è ancora una volta la situazione del centro Biancazzurro, con i genitori degli utenti che spingono da mesi per arrivare all’aumento dei posti nella struttura.


“Si preparino ad Ancona, arriveremo con i pullman sotto la sede. Denunceremo questo scandalo, perché in nove mesi non è stato fatto niente. La nostra richiesta è sempre la stessa, ossia che agli attuali dieci posti che già esistono se ne aggiungano altri dieci”.

Tentella non nasconde la rabbia e la frustrazione: “Le famiglie sono disperate. E’ come se parlassimo contro un muro, sono tutti ciechi e sordi. Fino ad oggi siamo stati tranquilli, ma non è cambiato niente”.

Duro il commento di Franca Esposito: “Allontanare un figlio da una famiglia è una sofferenza, ma se siamo arrivati a questo punto è perché non ne possiamo più. Abbiamo fatto da ammortizzatori sociali dello Stato”.

Il ringraziamento va tuttavia al Pd, che ha di recente presentato un’interrogazione in Regione di prossima discussione: “La Regione sarà costretta a dare delle risposte – insiste Tentella – ringrazio Anna Casini e Aurora Bottiglieri, che si è impegnata in prima persona. Sappiamo che il sindaco non può cambiare le cose, ma ci faccia da portavoce. Abbiamo un potere politico o no?”.

Nell’interrogazione i dem chiedono ad Acquaroli di “conoscere il quadro completo e aggiornato delle liste di attesa e dei tempi medi di inserimento nelle strutture residenziali o in servizi alternativi destinati a persone con disabilità, al fine di monitorare l’effettiva domanda e pianificare l’allocazione delle risorse”. Inoltre, si domanda “se si è provveduto a verificare le azioni amministrative necessarie a garantire il riconoscimento e la copertura contrattuale dei dieci posti letto ancora mancanti al Biancazzurro” e “quando si provvederà ad un adeguato stanziamento delle risorse economiche”.