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Ballarin, Traini attacca sulla variante: «Progetto gestito in modo superficiale»

L’esponente di Fratelli d’Italia denuncia l’ennesimo cambio in corsa: «Non conosciamo costi né tempi»
Pubblicato il 30 Marzo 2025




SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, il consigliere di opposizione Andrea Traini, esponente di Fratelli d’Italia, ha criticato con forza l’Amministrazione per l’approvazione di una nuova variante al progetto Ballarin. Una modifica che, secondo l’ex assessore, conferma l’approccio superficiale nella gestione dell’intervento.

Traini ha aperto il suo intervento con toni ironici: «Nel Consiglio Comunale di oggi è andata in scena l’ennesima puntata della serie denominata “Ballarin l’agognato progetto”! Eravamo abituati alle serie televisive che duravano diversi anni e che, per calamitare l’attenzione degli spettatori, prevedevano dei colpi di scena ma ciò, evidentemente, non accade solo nei film. Se solo consideriamo tutto quello che è stato detto, ridetto e fatto negli ultimi anni, per un progetto che veniva definito come assolutamente “prioritario” dall’attuale Amministrazione Comunale, l’esempio appare calzante».

Il consigliere ha quindi evidenziato le incongruenze emerse durante la discussione: «Dopo diverse Commissioni e Consigli Comunali, nonostante l’avvio dei lavori da parte della ditta appaltatrice, ad oggi ci siamo ritrovati a discutere di una nuova modifica apportata al progetto definitivo/esecutivo approvato nel 2023. Una variante che è stata giustificata come una sorta di “rimodulazione degli spazi” previsti nel progetto già appaltato ma che ha suscitato qualche perplessità».

Secondo Traini, tra i documenti allegati mancavano elementi fondamentali per una valutazione trasparente: «Difatti, tra gli allegati non c’era la perizia di variante, benché sia in corso di redazione già da diverso tempo, così come non c’era il parere della sopraintendenza né il parere paesaggistico dell’Ufficio Urbanistica».

L’ex assessore ha inoltre sottolineato l’assenza di stime economiche dettagliate: «Ma la cosa che, più delle altre, ha lasciato perplessi è che non c’è ancora un computo esatto dei maggiori costi che queste modifiche determineranno, così come non sappiamo con esattezza i tempi di riconsegna dell’opera alla Città».

Nel merito delle modifiche approvate, Traini ha evidenziato l’aumento dei volumi: «Le modifiche approvate oggi determineranno un aumento dei volumi di circa 200 mq, con l’altezza massima degli edifici che passerà da 4,00 metri a 6,50 metri e l’altezza dei pergolati che potrà arrivare a 6,80 metri!»

Ma non finisce qui: «Alla pagina n.20 della relazione tecnico-illustrativa viene chiaramente scritto che il progetto potrà subire delle ulteriori modifiche in sede esecutiva».

Infine, l’esponente del centrodestra ha lanciato un attacco diretto al metodo amministrativo: «Detto tutto ciò bisogna nuovamente evidenziare l’approccio, assolutamente superficiale e inadeguato, avuto dall’Amministrazione per questo fondamentale progetto, con Uffici Comunali che sembrano non comunicare tra di loro e con la volontà, forse inconscia o forse no, di complicare tutto il complicabile».