SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un episodio di violenza scioccante ha segnato la notte di San Silvestro a San Benedetto del Tronto, dove un uomo di 53 anni è stato aggredito brutalmente da un gruppo di giovanissimi, forse anche minorenni.
L’episodio ha fatto emergere preoccupazioni crescenti sulla presenza di baby gang a San Benedetto del Tronto, un fenomeno che sembra trovare conferma in questo caso inquietante.
La dinamica dell’aggressione
L’attacco si è verificato lungo il corso, nell’isola pedonale della città, dove il gruppo ha colpito violentemente l’uomo, lasciandolo ferito a terra. Secondo alcune testimonianze, di persone che hanno assistito alla scena, tutto si è consumato in pochissimo tempo: “Tutto è durato pochi secondi. Erano dei ragazzini molto giovani, alcuni di loro sembravano completamente fuori di testa. Saltavano sul posto, probabilmente sotto l’effetto di qualche sostanza. Si sono avventati sull’uomo e lo hanno colpito violentemente al volto. È caduto a terra, ma non si sono fermati: lo hanno colpito di nuovo. Poi si sono dileguati. Non c’è stato neppure il tempo di rendersi conto di quello che stava succedendo.”
Le parole dei testimoni, unite alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, offrono un quadro drammatico dell’accaduto.
Gli agenti del commissariato di San Benedetto del Tronto stanno esaminando attentamente i video ripresi dalle telecamere posizionate lungo l’isola pedonale per identificare gli aggressori e ricostruire i loro movimenti prima e dopo l’aggressione. Parallelamente, sono in corso approfondimenti basati sulle testimonianze raccolte.
La vittima
L’uomo, trasportato in ospedale, è stato sottoposto a cure mediche e a una serie di controlli per valutare le conseguenze delle percosse. Questo episodio ha riacceso l’attenzione sul fenomeno delle cosiddette baby gang a San Benedetto del Tronto. Un allarme già scattato in passato, in particolar modo nell’estate e nell’inverno del 2021 quando si erano verificati episodi di aggressioni che portavano la firma di alcuni giovanissimi.
Il coinvolgimento di ragazzi in atti di violenza così gravi suscita allarme e interrogativi sul degrado sociale soprattutto durante momenti di festa e aggregazione.