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Azione, il segretario Bollettini: “Pasquali e De Renzis? Loro seguono il loro percorso, il partito il suo. Siamo all’opposizione”

Sulle questioni cittadine, il coordinatore boccia Spazzafumo: "Sul Ballarin, già nel 2023 sottolineammo come il progetto fosse una profonda delusione sotto tutti punti di vista. Allora si era ancora in tempo per rimediare ai gravi errori, oggi non più"
Pubblicato il 1 Marzo 2025

di Massimo Falcioni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Le persone sono libere di tesserarsi se condividono i valori a livello nazionale del nostro partito, ma non sono obbligate a seguire il gruppo dirigente sul fronte locale”. Il segretario comunale di Azione, Alessandro Maria Bollettini, commenta così la recente adesione di Umberto Pasquali e Martina De Renzis.


Due esponenti della maggioranza Spazzafumo, a fronte di un movimento che invece si colloca all’opposizione. “Al congresso hanno tra l’altro sostenuto la mozione di Calenda, mentre i vertici hanno appoggiato la mozione della Pastorella, risultata vincente nel Piceno. Loro seguono il loro percorso e noi il nostro, senza imbarazzi. Forse ad essere più in difficoltà è chi appoggia la maggioranza e si iscrive ad un partito che è in minoranza. Ad ogni modo, la nostra opposizione è e rimane costruttiva e non aprioristica”.

Bollettini interviene quindi sulle questioni sambenedettesi più calde. “Sul Ballarin, già nel 2023 sottolineammo come il progetto fosse una profonda delusione sotto tutti punti di vista e rispetto alle tante aspettative in termini di viabilità, di mobilità sostenibile e di spazi verdi realmente fruibili. Suggerimmo  una soluzione chiara e risolutiva per la viabilità, la creazione di luoghi per lo scambio modale tra trasporto pubblico e privato, tra auto e mezzi non inquinanti, la creazione di percorsi ciclopedonali e di aree verdi realmente fruibili. Rimanemmo inascoltati.  Allora si era ancora in tempo per rimediare ai gravi errori, oggi non più”.

Prosegue il segretario: “Pur plaudendo allo sblocco dell’annosa situazione di via Lombroso, che comunque era una previsione urbanistica di vecchia data, oggi è in prima linea l’Area Brancadoro, attorno alla quale si è acceso un dibattito di basso profilo: delibere sconosciute alla stessa amministrazione, progetti più o meno fumosi, proposte impulsive in reazione agli ultimi sviluppi. Speriamo che l’amministrazione non ceda alle sollecitazioni provenienti da più fronti che prevedono l’acquisto dell’area dalla Sideralba. Va promossa un’iniziativa che contemperi le esigenze pubbliche, urbanistiche ed ecologiche previste dalla destinazione d’uso dell’area anziché pensare ad un costosissimo “regalo” alla città solo per mere posizioni ideologiche. San Benedetto è tristemente in testa alla classifica sulla densità di popolazione nelle Marche ed è necessaria una revisione sensata del piano regolatore o altri piani urbanistici, tenendo conto della necessità di ripensare viabilità e volumetrie esistenti secondo un chiaro piano di indirizzo e destinando le pochissime aree libere a soluzioni a basso impatto”.

Ed ancora: “Va implementata la mobilità dolce e facilitato lo scambio intermodale tra auto, bici, pedonalità e trasporto pubblico, tenendo presente che il Pums, in via di elaborazione, pur dando qualche contributo, resta sempre uno strumento di dubbia efficacia, mentre è utile in caso di recepimento di finanziamenti per queste problematiche. Insomma, c’è tanto da lavorare ed essendo oramai già oltre il giro di boa del mandato di questa amministrazione, siamo scettici sulla possibilità che interventi tanto importanti quanto urgenti possano essere portati a compimento entro il 2027”.”