SAN BENEDETTO DEL TRONTO. La commissione sanità si è riunita ieri per discutere le osservazioni al Piano aziendale, un incontro che ha acceso il dibattito politico ma che ha anche aperto la strada a possibili mediazioni. Al centro della discussione c’è l’atto aziendale, un documento che ha sollevato diverse criticità, soprattutto in relazione alla sua applicazione nel territorio di San Benedetto del Tronto.
La direttrice uscente, Nicoletta Natalini, non ha partecipato all’incontro, mentre l’amministrazione comunale non ha protocollato le osservazioni, a differenza degli altri sette Comuni della conferenza che hanno presentato le proprie controdeduzioni. Questo ha scatenato le proteste della minoranza, con il sindaco Antonio Spazzafumo che ha letto le risposte fornite dalla Natalini alle osservazioni del centrosinistra.
Il consigliere Canducci ha criticato aspramente la mancata protocollazione delle osservazioni, evidenziando le numerose criticità del documento.
Il sindaco Spazzafumo ha replicato dichiarando di voler sospendere l’atto, ma ha sottolineato che la direttrice intendeva chiudere la questione.
Criticata, inoltre, la volontà di Spazzafumo di far intervenire il presidente del comitato Salviamo il Madonna del Soccorso, Nicola Baiocchi. «E’ giusto che da addetto ai lavori abbia dato una mano nella lettura dell’atto – ha affermato Canducci – ma deve essere il sindaco a relazionare in commissione e non lui».
Dal centrodestra è arrivata la proposta dell’ex sindaco Pasqualino Piunti: elaborare un’indicazione unitaria, coinvolgendo i primari in un confronto diretto. Tuttavia, il sindaco ha stoppato l’idea, chiedendo maggiore concretezza e evitando ulteriori riunioni. Piunti ha comunque sottolineato: «Sette comuni hanno protocollato delle osservazioni e il comune più grande di tutti, che è San Benedetto, non solo non lo ha fatto, ma nemmeno lo sapeva».
Il consigliere Giorgio De Vecchis ha espresso preoccupazione per la riduzione delle unità operative complesse, in particolare per la rianimazione, definendola «inaccettabile». Umberto Pasquali, presidente della commissione, ha proposto di sottoporre le osservazioni al nuovo manager dell’AST, sottolineando come l’atto aziendale debba basarsi su dati concreti e non su mere supposizioni.
Il sindaco Spazzafumo ha cercato di tranquillizzare i presenti, leggendo le risposte fornite dalla Natalini e confermando che i posti letto alla Murg di San Benedetto saranno mantenuti.
Tuttavia, la consigliera Luciana Barlocci ha contestato queste rassicurazioni, accusando la direttrice di aver agito «sotto la direzione del presidente Acquaroli per affossare il Madonna del Soccorso».
Ha inoltre evidenziato problemi pratici, come le lunghe liste d’attesa per esami diagnostici, tra cui la mammografia e i raggi al cranio, che costringono i pazienti a rivolgersi ad altre strutture, come quella di Fabriano.
Giorgio De Vecchis ha sottolineato come discutere dell’atto all’ultimo momento limita la possibilità di trovare soluzioni efficaci. Serve un approccio pragmatico, che metta al centro le esigenze dei cittadini e del territorio, evitando che la politica diventi un ostacolo anziché una risorsa.