I sindacalisti Viola Rossi della CGIL, Giorgio Cipollini della CISL, Roberto Tassi del Nursing Up, Fabio Menzietti della FIALS, Benito Rossi della UGL Salute e Paolo Grassi della RSU hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sulle disfunzioni organizzative e le violazioni contrattuali all’interno dell’azienda sanitaria territoriale (AST) di Ascoli Piceno.
“Nonostante le rilevazioni scientifiche abbiano evidenziato la necessità di assumere 52 infermieri a tempo determinato per consentire la regolare fruizione delle ferie ai dipendenti, la Direzione Generale ha disposto l’assunzione di sole 15 unità infermieristiche per 3 mesi”, denunciano i sindacalisti. “Il misero contratto di lavoro offerto ai professionisti presenti nella graduatoria del concorso pubblico ha costretto il servizio personale dell’AST a inviare ben 300 PEC per ricevere solo 11 adesioni, come contemplato nella Determina n. 267 del 31 maggio 2024.”
Gli sforzi della direzione per incrementare il numero di infermieri sono stati minimi secondo i sindacalisti. “Con la Determina n. 279 del 5 giugno 2024 e successivamente con la Determina n. 295 del 19 giugno 2024, sono state assunte altre 3 unità, portando il totale a 14 infermieri”, spiegano i sindacalisti. Tuttavia, a seguito delle continue e macroscopiche disfunzioni organizzative, ulteriori 6 infermieri sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato, come stabilito nella Determina n. 314 del 28 giugno 2024. “Questi contratti non hanno tenuto conto delle istanze avanzate da infermieri residenti fuori dal nostro territorio, genitori di figli di età inferiore ai tre anni, che intendevano essere temporaneamente assegnati all’AST di Ascoli Piceno, come previsto dall’articolo 42 bis del Decreto Legislativo 151/2001.”
“In conseguenza della permanenza delle scontate disfunzioni organizzative, la Direzione Generale ha smentito la propria programmazione assunzionale, rifuggendo ogni confronto con il sindacato”, continuano i sindacalisti. “In totale dispregio della vigente normativa contrattuale, ha incaricato un’agenzia interinale per l’acquisizione di ulteriore personale infermieristico, ignorando le lavoratrici madri e le richieste di mobilità in entrata.”
“La ciliegina sulla torta è arrivata quando, tramite una mail, sono stati autorizzati i Coordinatori e le Posizioni Organizzative a coprire i turni scoperti attraverso la loro prestazione lavorativa diretta, che verrebbe compensata come ‘prestazione aggiuntiva’ con un compenso medio di € 480,00 a turno”, dichiarano i sindacalisti. “Con quattro turni, si percepirebbe l’intero stipendio di un mese di un infermiere normale, e i funzionari che coprirebbero i turni verrebbero a percepire sia il compenso per la loro ordinaria ‘funzione’, sia quello per la prestazione aggiuntiva, senza alcun confronto con le Rappresentanze Sindacali.”
“Alla faccia dei risparmi, della tutela dei lavoratori e delle lavoratrici madri, dei criteri di equità, imparzialità e buon andamento espressi dall’art. 97 della Costituzione, dei Regolamenti, delle norme contrattuali e legislative”, concludono i sindacalisti. I sindacalisti firmatari di queste dichiarazioni sono determinati a far luce sulle problematiche organizzative e a difendere i diritti dei lavoratori all’interno dell’AST di Ascoli Piceno.