Dopo l’annuncio dell’elevazione del Commissariato di Polizia di San Benedetto del Tronto a primo livello, arriva il commento del segretario provinciale del Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia), Benedetto Fanesi, che sottolinea come questo risultato sia frutto di un lungo lavoro di pressione sindacale e politica.
«Dopo i recenti e cruenti fatti di cronaca, finalmente i cittadini possono essere soddisfatti della tempestiva risposta della politica, locale e nazionale, sulla questione sicurezza in Riviera», dichiara Fanesi, evidenziando come questa decisione rappresenti un passo fondamentale per garantire maggiore tutela alla città.
Il segretario del Siulp sottolinea che questo risultato arriva dopo anni di richieste rimaste inascoltate, ma che oggi trovano il loro sbocco naturale in un provvedimento che darà finalmente alla Polizia di Stato mezzi e organico adeguati per affrontare le crescenti esigenze di sicurezza della Riviera delle Palme.
«Da anni, l’incessante azione sindacale posta in essere dal Siulp di Ascoli Piceno mediante interlocuzione continua con la Segreteria Nazionale è rimasta inascoltata, ma oggi la perseveranza con cui abbiamo lavorato, coinvolgendo le Istituzioni e le rappresentanze politiche, ha trovato il fisiologico epilogo nell’innalzamento del Commissariato di San Benedetto a rango dirigenziale», afferma Fanesi.
Per il Siulp, la crescita esponenziale dei fenomeni criminali e le difficoltà nella gestione dell’ordine pubblico hanno reso sempre più evidente la necessità di un intervento forte da parte dello Stato. «L’aumento, in maniera esponenziale, dei fenomeni criminali nella città di San Benedetto del Tronto e le problematiche riscontrate nella gestione dell’ordine e sicurezza pubblica sono stati per il Siulp, che vive il territorio e le problematiche operative dei colleghi e di conseguenza dei cittadini, i principali segnali di una criticità su cui bisognava intervenire tempestivamente per dare un segnale che lo Stato c’è e che la Polizia di Stato c’è».
Fanesi ribadisce l’importanza di questa decisione, che garantirà più risorse in termini di personale e mezzi, aumentando così gli standard di sicurezza in città. «L’innalzamento di un importante presidio di Polizia come il Commissariato di San Benedetto del Tronto, sede dell’Autorità Locale di Pubblica Sicurezza, è la risposta che va nella direzione giusta; una decisione politica che garantirà più risorse in termini di personale e mezzi per garantire nuovi e più elevati standard di sicurezza nella città di San Benedetto del Tronto e in tutto il comprensorio rivierasco, in forte espansione economica, commerciale e demografica».
Pur accogliendo con soddisfazione la decisione del governo, il segretario del Siulp sottolinea che nel breve periodo sarà necessaria una costante collaborazione con la Questura di Ascoli Piceno, fino a quando il processo di potenziamento del Commissariato non sarà pienamente operativo. «Nell’immediato avremo ancora bisogno di una costante collaborazione da parte della Questura picena, ma la rimodulazione legislativa segna un importante cambiamento del Commissariato e darà seguito a un percorso più importante in termini di sicurezza per i cittadini».
Fanesi conclude con un ringraziamento a chi ha sostenuto questa battaglia, riconoscendo il ruolo centrale delle istituzioni locali e nazionali che hanno spinto affinché il Commissariato ottenesse finalmente il riconoscimento necessario. «Un plauso va a tutte le forze politiche che hanno sostenuto l’azione del Siulp e, in particolare, al costante supporto del sottosegretario Onorevole Lucia Albano, del Presidente della Regione Francesco Acquaroli e del consigliere regionale Andrea Assenti, che hanno condiviso sin da subito l’obiettivo comune di lavorare per l’innalzamento del Commissariato di San Benedetto del Tronto».
L’esponente del Siulp sottolinea infine che questo è solo il punto di partenza per una sicurezza sempre più efficace sul territorio: «Questo rappresenta per il Siulp il punto di partenza a tutela della sicurezza dei cittadini, ma anche di chi viene come ospite, per lavoro, per divertimento o per studio nel nostro territorio».