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Allarme rincari, cala la fiducia delle imprese. Angela Velenosi: “Situazione insopportabile, camminiamo col freno a mano”

Le piccole e medie imprese del terziario si troverebbero a pagare una ‘bolletta’ più salata di ben 2,9 miliardi di euro rispetto al 2024. "E’ come se ti svegliassi la mattina ricevendo quattro schiaffi"
Pubblicato il 28 Febbraio 2025

di Massimo Falcioni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Torna a peggiorare a febbraio la fiducia delle imprese, nonostante l’indice entri in zona positiva per alcuni comparti. La fotografia arriva dall’Istat, in merito alla fiducia dei consumatori e delle imprese nel mese di febbraio.


Sul futuro, inoltre pesa la spada di Damocle del caro energia: con gli andamenti attuali, infatti, le piccole e medie imprese del terziario si troverebbero a pagare una ‘bolletta’ più salata di ben 2,9 miliardi di euro rispetto al 2024.

“Onestamente è uno sfinimento, è arrivata pure quest’ultima bufera in una situazione dove il commercio stava già registrando da Natale dei segnali di debolezza e stanchezza”, commenta l’imprenditrice Angela Velenosi, presidente provinciale di Confesercenti Ascoli. “E’ come quando sei già dolorante e se ne aggiunge un altro, diventa tutto insopportabile”.

L’analisi è preoccupante: “Per l’incapacità del potere d’acquisto dei consumatori, il commercio è in difficoltà. Siamo il Paese dei risparmi, ma c’è un rincaro da tutte le parti che genera prudenza nella spesa. Si è insicuri su ciò che accadrà domani. Sono fattori che vanno oltre la politica. E’ una congiuntura economica che allarma. E’ come se ti svegliassi la mattina ricevendo quattro schiaffi. Dopo il covid c’era entusiasmo, la voglia di evadere, poi è arrivato il 2024. I mercati non sono chiusi, ma camminiamo col freno a mano tirato. E’ uno scenario non solo italiano”.

Sull’argomento è intervenuta più diffusamente la Confesercenti: “Una previsione di grande preoccupazione per le imprese ed anche per le famiglie, ma che genererebbe circa 400 milioni di euro di extragettito per l’erario: risorse che devono essere utilizzate per compensare gli incrementi del costo dell’energia. Qualche segnale positivo arriva dal turismo e dagli esercizi commerciali di minori dimensioni che registrano, in controtendenza, un miglioramento del clima di fiducia. L’indicazione di un ritorno dei consumatori verso i piccoli negozi è un trend che si auspica possa trovare conferma negli andamenti futuri”.