SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il grido di protesta arriva direttamente da Ercole Speca, delegato dei residenti di Via Val Tesino, una delle zone più colpite dagli allagamenti nel quartiere Agraria.
Da trent’anni la comunità locale lotta contro la mancanza di interventi concreti da parte delle diverse amministrazioni comunali. «Dopo 30 anni di allagamenti nessuna Amministrazione riesce a porre fine alle sofferenze dei residenti» afferma con amarezza Speca, sintetizzando il sentimento di frustrazione condiviso da molti abitanti del quartiere.
Nel corso degli anni, la successione di sindaci non ha portato soluzioni tangibili. «Come Sindaco si sono succeduti Paolo Perazzoli, Giovanni Gaspari, Pasqualino Piunti e infine l’attuale Sindaco Antonio Spazzafumo. Da parte loro parole, parole, soltanto parole e di concreto niente» dichiara Speca, evidenziando come le promesse fatte nel tempo siano rimaste tali, senza mai trasformarsi in azioni che potessero migliorare la qualità della vita dei residenti.
Ercole Speca, insieme a un altro cittadino, ha deciso di non aspettare oltre, facendo arrivare a proprie spese una ditta specializzata per ispezionare la rete fognaria della zona. «Vorrei ricordare che il sottoscritto insieme a un altro cittadino residente, ha fatto venire a proprie spese una ditta specializzata con telecamere, per verificare la situazione fognaria: un vero disastro» spiega, descrivendo una realtà che ormai sembra essere ignorata dall’amministrazione comunale. Questo intervento ha portato alla luce una situazione precaria che necessita di interventi urgenti.
L’attuale Consigliere comunale ed ex Presidente di quartiere, Andrea Traini, non è nuovo a questa situazione. «Inoltre, l’attuale Consigliere comunale ed ex Presidente di quartiere Andrea Traini, conosce bene tale situazione poiché insieme a lui e a una delegazione di residenti, siamo andati dal Sindaco Gaspari ottenendo la promessa di un progetto per sistemare la situazione di Via Val Tesino e altre vie. Solo fumo negli occhi!» Speca ricorda con amarezza il risultato di quegli incontri, che ancora una volta non hanno portato a miglioramenti concreti.
«Caro Consigliere Andrea Traini, ricordi?» domanda Speca, richiamando alla responsabilità il consigliere, mentre non risparmia un elogio al Consigliere Lorenzo Marinangeli, che si è interessato personalmente alla questione nonostante non sia residente nella zona. «Devo, invece, ringraziare il Consigliere Lorenzo Marinangeli che, pur non essendo del posto, è comunque venuto in prima persona a verificare lo stato delle cose» riconosce, mettendo in evidenza la differenza tra chi promette e chi agisce.
Il messaggio di Speca è chiaro: i residenti non intendono più restare passivi di fronte alla negligenza dell’amministrazione comunale. «Non ci fermeremo qui, sia chiaro!» dichiara con fermezza, avvertendo l’attuale Sindaco che il dialogo con la CIIP non basta per risolvere il problema. «Avviso l’attuale Sindaco che non basta parlare con la CIIP, bisogna essere presenti sul territorio e svolgere i lavori necessari per risolvere una volta per sempre il disagio.»
Un ringraziamento viene espresso anche al Presidente di quartiere per la sua disponibilità e per l’impegno nel mantenere il contatto continuo con i residenti. «Con il Presidente di quartiere sono in continuo contatto e lo ringrazio per la disponibilità e l’impegno.» Tuttavia, Speca non nasconde la sua delusione nei confronti del Vice Sindaco, che nell’ultimo consiglio comunale si è dimostrato evasivo. «Infine, la grande delusione data dal Vice Sindaco nell’ultimo consiglio comunale che ha continuato a tergiversare senza dare alcuna risposta chiara, ma restando evasivo.»
Il delegato dei residenti si fa portavoce di una richiesta che non può più essere ignorata: meno promesse e più fatti. «Meno manifestazioni, più servizi ai cittadini. Qui si parla di sicurezza, non di feste e concerti!» Il tema della sicurezza è centrale per i residenti, che chiedono solo di poter vivere senza il timore costante degli allagamenti. «Non entriamo più nel dettaglio, chiediamo fortemente una soluzione valida, come raggiungerla spetta al Comune. L’importante è che noi cittadini possiamo tornare a dormire sonni tranquilli senza la paura che ad ogni pioggia – come nelle giornate precedenti – rischiamo di allagarci.»
Speca conclude con un avvertimento: i cittadini hanno diverse iniziative in mente per sollecitare l’intervento del Comune, e non sono disposti a rinunciare alla lotta per il loro diritto alla sicurezza. «Abbiamo in mente diverse iniziative che non svelo al momento, ma non molleremo mai! Vogliamo i lavori in Via Val Tesino!» Il messaggio è forte e chiaro: i residenti chiedono un intervento immediato per porre fine a una situazione insostenibile.