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Aggressione dell’agente, il gambiano ritenuto incapace: il Sindacato di Polizia contesta la perizia

Il SAP: «Comportamento lucido fino al ferimento, si faccia piena luce»
Pubblicato il 20 Aprile 2025




SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Dopo la perizia che ha accertato l’incapacità di intendere e di volere del giovane responsabile dell’aggressione all’agente Magdalena Fioretti, è intervenuto il Segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia, Massimiliano d’Eramo. La sua dichiarazione ufficiale pone l’accento su alcuni aspetti critici della vicenda.

«L’uomo ritenuto responsabile del gravissimo gesto che ha provocato l’amputazione di una falange di un dito ad una servitrice dello Stato, sarebbe stato dichiarato incapace di intendere e di volere. La valutazione deriva da una perizia disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ascoli Piceno».

D’Eramo evidenzia come ci siano elementi documentati che meritano attenzione: «Pur senza volerci sostituire agli esperti incaricati, non possiamo ignorare che, da elementi oggettivi e documentati, anche attraverso immagini, emergano comportamenti che lasciano trasparire una condotta lucida e determinata fino al momento della reazione che ha portato al ferimento della collega».

Secondo il SAP, questo caso impone una riflessione più ampia: «Questo episodio mette in luce una questione particolarmente sensibile del nostro ordinamento: il difficile equilibrio tra il diritto alla salute mentale, le garanzie dell’imputato e il bisogno di giustizia delle vittime».

Il comunicato si chiude con un appello a mantenere equilibrio e responsabilità: «Con pieno rispetto per l’operato di chi sarà chiamato a giudicare, ci auguriamo che venga fatta luce su ogni aspetto di quanto accaduto quella sera, affinché la giustizia possa essere esercitata nella sua forma più alta: quella che coniuga rigore, umanità e verità».