SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Ormai servono a pochissimi. Forse a nessuno. Eppure i nostalgici sono tanti, Prosegue il lungo addio alle cabine telefoniche, simbolo di un’epoca ormai sorpassata. La rimozione è in corso da tempo in tutta la città, con gli interventi che in questi giorni si stanno concentrando sul lungomare sambenedettese.
A sparire, nelle ultime ore, sono state le postazioni ‘a muro’ situate a pochi metri dal ristorante “Il Pescatore”, davanti allo stabilimento balneare “Karma” e nelle vicinanze del pontino di legno, nel tratto sud, a ridosso del torrente sul Ragnola. Ora ne restano un paio nella zona Sud, a Porto d’Ascoli. Ma ci sono già gli avvisi che a breve saranno smantellate pure quelle.
Nel 2023 l’Agcom ha stabilito che Tim non è più obbligata a garantire il servizio pubblico e può iniziare ad eliminare le varie strutture sparse in tutta Italia che, stando ad un conteggio di qualche mese fa, sono ancora circa 15 mila. Stando alle indicazioni dell’Autorità, resteranno solo i telefoni che si trovano negli ospedali, nelle caserme o nelle carceri, in quanto svolgono ancora una funzione sociale. Non correranno alcun rischio inoltre quelle dove non giunge la copertura della rete mobile.
Ormai, per la maggioranza della popolazione le cabine non sono più indispensabili. Nel 2021, sono state appena 118 le chiamate effettuate da telefoni pubblici. Il processo di eliminazione si inquadra nell’attuazione della direttiva europea 2018/1972 che prevede di modernizzare le telecomunicazioni dentro l’Unione Europea.
In Italia è stata rilevata una copertura radiomobile pari al 99,2% nelle aree servite ancora oggi dal servizio che, di fatto, è divenuto a tutti gli effetti un semplice ricordo posizionato in vari punti delle città. Parallelamente, le schede Sim attive per telefonia mobile superano quota 78 milioni: ben più dell’intera popolazione italiana. Numeri che somigliano ad una sentenza.
Riguardo a San Benedetto, le cabine rimaste attive sono appena 10, meno di un terzo del numero registrato lo scorso giugno (35) e quasi tutte all’interno di centri commerciali.
La teleferica
Cambiando scenario, rimanendo tuttavia sul lungomare, tornerà presto funzionante la stazione teleferica collocata nel Giardino dei Bambini. In seguito ad un sopralluogo, si è preso atto che la struttura presenta gravi problemi dovuti agli anni, soprattutto di stabilità, visto lo stato di ammaloramento delle parti lignee.
Ecco allora la decisione di sostituire i tubolari in ferro del punto di arrivo, come fu fatto in passato con quelli di partenza. Il ripristino, dal coso di circa 5 mila euro, consentirà ai più piccoli di tornare ad utilizzare una delle attrazioni più gradite dell’area.