SAN BENEDETTO DEL TRONTO. È stata una cerimonia partecipata e densa di dolore quella che si è svolta nel pomeriggio di ieri nella Chiesa Cattedrale Madonna della Marina di San Benedetto, dove amici e familiari hanno salutato per l’ultima volta Stefano Mosca, 56 anni. L’uomo era stato ritrovato senza vita sabato mattina, all’ingresso della propria abitazione in via Risorgimento.
La sera precedente, Stefano aveva trascorso alcune ore nel consueto bar del centro cittadino, in compagnia degli amici. Il suo corpo è stato scoperto il mattino seguente dal fratello, sul pianerottolo dell’alloggio, con alcune tracce di sangue sulla testa. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo potrebbe essere stato colpito da un improvviso malore appena rientrato a casa, provocando la caduta e le conseguenti ferite.
Le indagini sono state subito avviate dai carabinieri della compagnia di San Benedetto, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Ascoli. Dopo la ricognizione cadaverica effettuata dal medico legale Piergiorgio Brandimarti, il Procuratore ha escluso la necessità dell’autopsia, ritenendo sufficiente la documentazione raccolta per stabilire le cause del decesso.
Stefano Mosca lascia un figlio di 18 anni e un fratello. Al termine del rito funebre, il feretro è stato trasferito al cimitero di San Benedetto, dove ha avuto luogo la sepoltura.