ROTELLA. Per la prima volta in oltre mezzo secolo, la Sagra delle Castagne di Capradosso, un evento che per 52 anni ha rappresentato il cuore pulsante di questa piccola comunità, non avrà luogo.
Una decisione dolorosa, che gli organizzatori si sono trovati costretti a prendere dopo la chiusura del ponte sulla strada provinciale, rendendo complicato il collegamento con una parte del paese e mettendo in discussione la sicurezza stessa dell’evento.
La Sagra delle Castagne non si era mai fermata, nemmeno durante la pandemia di COVID-19, ma il degrado delle infrastrutture e la chiusura del ponte hanno cambiato tutto. La decisione di annullare l’evento non è stata presa a cuor leggero, come dimostrano le toccanti parole degli organizzatori, che hanno espresso il loro dolore e la loro frustrazione in un comunicato che sembra un grido d’allarme per il futuro di Capradosso.
«Nessuna parola può far sparire questo dolore, ma sappiate che siamo qui, per voi e per il nostro paese. Domenica 9 giugno, da lì a poco la nostra comunità si divise, per via di un ponte che univa il nostro paese come una grande famiglia. Un ponte instabile come il nostro futuro qui, in un paese che sta per morire per mani di chi con gli occhi non ha mai ammirato la bellezza e la sincerità del nostro essere comunità», si legge nel messaggio degli organizzatori.
Il ponte, un tempo simbolo di unione tra le frazioni del paese, è diventato l’immagine stessa della precarietà. Il degrado infrastrutturale ha imposto una scelta: rischiare la sicurezza durante la festa o affrontare la triste realtà. «Una, e solo una, era l’occasione di rendere nostri amici anche chi non vive qui con noi. Dopo 52 anni dell’unica festa che portava avanti la storia di Capradosso, ci siamo trovati davanti a un bivio, fare la sagra con un ponte chiuso, un paese in ristrutturazione e strade dissestate, oppure continuare ad andare avanti facendo finta di niente e facendo credere a chi avrebbe potuto aiutarci che la nostra vita fosse la stessa di 5 mesi fa».
Per Capradosso, la Sagra delle Castagne non era solo una festa, ma un’occasione per richiamare alla vita una comunità che, come molte altre realtà rurali italiane, fatica a resistere all’esodo delle nuove generazioni e all’abbandono delle istituzioni. L’evento rappresentava un momento di aggregazione, capace di tenere viva la memoria e l’identità del paese. Il comunicato continua con toni accorati: «Apparentemente, forse per alcuni un piccolo problema, ma in realtà una situazione drammatica che lascia indietro chi per pochi metri il ponte lo ha davanti agli occhi e non dietro le spalle. Chi nel suo piccolo cercava di donare vita al nostro paese, si è ritrovato a dover rinunciare anche a questo, che per una piccola realtà come la nostra risulta essere essenziale».
Gli organizzatori non nascondono la propria delusione e amarezza per le condizioni in cui il paese versa. «E per quei pochi giovani che persistono nel ritrovare la Capradosso di un tempo, il sogno sembra quasi svanito. Siamo qui con le mani legate ad annunciarvi, che per la vostra e nostra sicurezza personale, abbiamo deciso di annullare la 52º edizione della Sagra delle Castagne. Speriamo non sia un addio».