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Nuovo consiglio di Amministrazione per gli Istituti Cardarelli di Ripatransone. Il fabbricato pronto a ospitare enti e associazioni

Il consiglio ora vorrebbe aprire il complesso a nuove associazioni o enti che volessero svolgere la loro attività a Ripatransone
Pubblicato il 8 Luglio 2024

RIPATRANSONE. Nel mese di febbraio si è rinnovato il consiglio direttivo della Fondazione di Partecipazione Istituti Riuniti Cardarelli ETS, costituito dal presidente Giovanni Vagnoni, segretaria Benedetta Tiburzi, consiglieri Emanuela Consorti, Graziano Franchi, Ilaria Lahoz, Roberto Pasquali.

Sei persone volenterose e motivate che a titolo gratuito vorrebbero far rinascere tale Istituzione, cara a tutti i Ripani.

L’imponente fabbricato di quattro piani, sede della Fondazione, è posto nel centro storico della città, confinante con l’Ospedale, in posizione panoramica. Fu realizzato nel 1938, dal commentatore Dino Cardarelli, ripano di nascita (1887-1973), che a sue spese costruì il complesso sui ruderi dell’antica chiesa di Santa Maria Magna detta di San Francesco, abbandonata e fatiscente dall’800. Lo scopo era realizzare un orfanotrofio femminile e l’asilo infantile intestati alla madre Luigia De Angelis e alla moglie Maria Molteni prematuramente scomparsa.

Il Cardarelli studiò alla Bocconi di Milano, conseguendo nel 1912 la laurea in scienze Economiche e Commerciali, svolse in questa città una brillante carriera grazie alla sua intelligenza, tenacia e alle sue doti manageriali, divenendo industriale del legno e amministratore delegato della Feltrinelli Legnami. Molti ricordano ancora gli stabilimenti che aveva aperto di “falegnameria legnami Cardarelli”, lungo la strada statale di San Benedetto del Tronto nelle vicinanze della clinica Stella Maris.

L’orfanotrofio restò aperto fino al 1975, accogliendo bambine orfane e quelle provenienti da famiglie bisognose.

L’asilo ha funzionato fino ai primi anni ’90 e da qui sono passati centinaia di bambini che hanno giocato, recitato e svolto innumerevoli attività in locali costruiti e attrezzati appositamente a tale scopo, in un complesso monumentale all’avanguardia, lasciando in tutti ricordi bellissimi.

Successivamente il fabbricato fu utilizzato dall’Anfass per quasi 20 anni.

Il consiglio ora vorrebbe aprire il complesso a nuove associazioni o enti che volessero svolgere la loro attività a Ripatransone, nell’osservanza del regolamento statutario con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, inerenti il terzo settore, di cui all’art.5 D.Lgs 117/2017.

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