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Martedì torna in Italia la salma di Paolo Corsi

Il corpo del professore di origini ripane sarà poi cremato a San Benedetto. Il funerale sarà celebrato venerdì pomeriggio
Pubblicato il 1 Febbraio 2025

RIPATRANSONE. Emerge un quadro più chiaro riguardo al rientro in Italia del feretro di Paolo Corsi, il docente di Latino e Greco tragicamente ucciso durante una rapina nella sua abitazione di Sousse, in Tunisia, nella notte tra il 20 e il 21 gennaio scorso.



Le autorità tunisine hanno ultimato le procedure necessarie e individuato un volo da Tunisi a Roma per il rimpatrio della bara, previsto per martedì 4 febbraio. Tuttavia, l’effettiva partenza resta subordinata al completamento della documentazione richiesta per il trasporto internazionale della salma.

In particolare, poiché il corpo sarà cremato a San Benedetto, si è resa necessaria l’integrazione di ulteriori specifiche nei documenti di rimpatrio. Le autorità competenti hanno richiesto di attestare l’assenza di malattie infettive, inclusa l’eventuale positività al Covid-19, condizione indispensabile affinché il trasferimento possa avvenire senza intoppi.

La richiesta è stata formalizzata ieri dalla ditta Nucci di San Benedetto, incaricata delle operazioni di trasporto, che ha inoltrato la necessaria documentazione all’azienda funebre tunisina tramite il consolato italiano. Tali certificazioni dovranno essere validate dal medico legale tunisino o da un’autorità sanitaria designata.

Se le procedure verranno espletate nei tempi previsti, il piano per il rientro del feretro è già delineato: l’arrivo a Roma è fissato per le 9:40, con successivo trasferimento alla casa del commiato Nucci, dove la salma rimarrà fino a venerdì prossimo. Il funerale sarà celebrato nel Duomo di Ripatransone, venerdì alle 15:30. Dopo la cerimonia, il feretro sarà trasferito al crematorio di San Benedetto, dove resterà fino al 30 marzo, data stabilita per la cremazione.