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Riparte l’indagine sulla terza età. “Nelle Marche si vive di più”

Pubblicato il 1 Novembre 2014

Dopo due precedenti esperienze pilota effettuate nelle Marche, dal mese di novembre prenderà il via, su tutto il territorio regionale, la terza sorveglianza epidemiologica “Passi d’argento”, rivolta alle persone con più di 64 anni. Ideata qualche anno fa all’interno di un progetto del ministero della Salute e delle Regioni, l’indagine registrerà, per gli ultra64enni, la qualità della vita percepita e alcuni aspetti sociali, sanitari e ambientali.

Lo scopo è quello di mettere a disposizione informazioni che possano permettere di mantenere gli anziani in buona salute. Nelle Marche saranno effettuate 1.500 interviste, condotte da personale opportunamente formato. Verranno svolte in modo continuativo e per circa un anno, sotto il coordinamento dell’Osservatorio epidemiologico regionale dell’Agenzia regionale sanitaria, mentre, a livello territoriale, verrà coordinata dai referenti dei Centri epidemiologici delle Aree Vaste dell’Asur.

“Le Marche vantano la speranza di vita alla nascita più alta in Italia e tra le più alte in Europa – afferma il presidente Gian Mario Spacca – La longevità è un valore che va gestito nelle forme corrette per trasformarla in una preziosa risorsa a beneficio della comunità. L’attuale evoluzione demografica, caratterizzata dall’allungamento della vita media e dal calo delle nascite, richiede una nuova visione della società e la necessità di monitorare lo stato di salute degli anziani per rispondere ai loro bisogni. Senza dimenticare gli aspetti economici, dal momento che migliori condizioni di salute si associano a minori costi economici socio-sanitari e, quindi, a maggiori risorse per le famiglie e la comunità. Dai dati raccolti attraverso la sorveglianza degli ultra64enni possiamo trarre indicazioni operative per promuovere la salute e gestire le patologie di questo gruppo di popolazione”.

Passi d’argento è stato concepito come modello di indagine periodica, a cadenza pluriennale. Nel 2012 questa sorveglianza ha permesso di raccogliere oltre 24.000 interviste in 19 regioni italiane. L’indagine si basa sulle interviste somministrate ai soggetti scelti in modo casuale dalle liste anagrafiche.

Per realizzare le 1.500 interviste previste nelle Marche, che verranno effettuate per via telefonica o faccia a faccia, è stato elaborato un questionario standardizzato. Il questionario riguarda lo stato di salute, l’attività quotidiana, l’attività sociale e gli stili di vita, eventuali cadute e loro conseguenze, dati generali socio-demografici. Completato lo studio di popolazione, le informazioni forniranno una mole di dati utili per compiere o aggiornare le scelte di carattere socio-sanitario, migliorare la vita della popolazione anziana, programmare nuovi servizi, misurare l’efficacia di iniziative già intraprese.

Il sistema di sorveglianza è centrato, in particolare, su quelli che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) definisce i tre pilastri per un invecchiamento attivo: partecipazione, salute e sicurezza. Dal 1960 a oggi la speranza di vita alla nascita è in costante crescita: nelle Marche nel 2012 risultava attorno agli 81 anni per gli uomini e agli 86 per le donne. Tra circa 20 anni si attesterà rispettivamente a 84 ed 89 anni. Sempre nel 2012, circa il 23% dei marchigiani aveva più di 64 anni (contro il 21% in Italia). Questa fascia di popolazione arriverà, secondo le previsioni, al 24% sul totale dei residenti marchigiani nel 2023, fino al 28% nel 2033.

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