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Pacchetto piccole medie imprese, Cna Picena illustra le misure

Gli interventi previsti sono volti ad aumentare l’attrattività del territorio, favorendo il rientro degli imprenditori e delle attività delocalizzate
Pubblicato il 14 Giugno 2022

Archiviata nel mese di maggio la raccolta dei progetti di ricostruzione e rigenerazione urbana presentati dagli enti pubblici, con l’ormai imminente pubblicazione dei bandi del Fondo complementare sisma per il rilancio economico e sociale del territorio del cratere sismico destinati ai privati in programma entro il mese di giugno, CNA Marche gioca d’anticipo promuovendo, in collaborazione con la Camera di Commercio delle Marche e il confidi Uni.Co, un incontro formativo dedicato alle imprese con l’obiettivo di illustrare il “Pacchetto PMI” relativo alle misure principalmente rivolte alle micro, piccole e medie imprese.

Per l’occasione, nel pomeriggio di ieri, lunedì 13 giugno, di fronte a una nutrita platea di imprenditori e addetti ai lavori riuniti nella suggestiva cornice della sala Gialla della sede ascolana della Camera di Commercio delle Marche, relatori di spicco del panorama istituzionale e associazionistico nazionale si sono avvicendati nel mettere in evidenza punti di forza e peculiarità dei bandi in uscita, sottolineando l’assoluta necessità del territorio di accogliere al meglio un pacchetto di risorse in grado di garantire interessanti opportunità di ripresa economica per tutto il Piceno.

Dopo i saluti istituzionali affidati al sindaco di Ascoli Marco Fioravanti e alla presidente CNA Ascoli Piceno Arianna Trillini, il coordinatore del Team sisma CNA Marche Daniele Salvi, il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, il direttore generale di Uni.Co. Paolo Mariani, il coordinatore della segreteria tecnica per il Pnc sisma Romano Benini, il responsabile Politiche industriali CNA Mario Pagani e l’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli hanno fatto il punto della situazione a pochi giorni dalla pubblicazione dei bandi, con il presidente CNA Marche Paolo Silenzi a chiudere il cerchio su un incontro di carattere tecnico ed estremamente concreto, moderato dal direttore della CNA di Ascoli Piceno Francesco Balloni e volto a incentivare la partecipazione attiva delle piccole imprese – cuore pulsante del territorio, non solo dal punto di vista economico – a un processo che a partire dalle prossime settimane consentirà alle aree interne ferite dal sisma di tornare a splendere.

Il tempo, però, stringe: le imprese hanno bisogno di farsi trovare pronte per un appuntamento atteso ormai da mesi, e al tempo stesso le associazioni di categoria hanno il compito di accompagnare gli imprenditori in un percorso che CNA Marche ha intrapreso già a partire dalle settimane successive al terremoto del 2016 per poi consolidare nel maggio 2021 con la costituzione del Team sisma Marche.

Nonostante le difficoltà relative alla crisi energetica, all’aumento dei costi e alle difficoltà di reperimento delle materie prime, alle lungaggini burocratiche che hanno fin qui contraddistinto la partita dei bonus e al mancato rinnovamento del credito d’imposta per il 2022 e della Zona Franca Urbana, la Confederazione ha dedicato un impegno costante sulle tematiche del post-sisma, della ricostruzione e dello sviluppo sostenibile, mettendo in campo le migliori competenze per affiancare imprese ed enti locali in questa nuova stagione di investimenti e accedere così alle risorse previste dal Fondo complementare.

Gli interventi previsti sono volti ad aumentare l’attrattività del territorio, favorendo il rientro degli imprenditori e delle attività delocalizzate e la creazione di programmi innovativi per il consolidamento delle realtà economiche del Piceno, valorizzando il patrimonio ambientale e sociale del Piceno con un coinvolgimento in prima linea dei settori dell’agricoltura, dell’industria e dell’artigianato, senza per questo dimenticare sport, cultura e turismo.

«Siamo di fronte a delle opportunità pensate in maniera trasversale per tutte le categorie imprenditoriali attive ogni settori economico, con una serie di interventi volti ad aumentare l’attrattività del territorio favorendo il rientro delle attività delocalizzate e la creazione di programmi innovativi per il consolidamento delle realtà economiche del Piceno – dichiarano Paolo Silenzi e Arianna Trillini -. Gli imprenditori dovranno necessariamente rivestire un ruolo di primo piano: alle associazioni di categoria spetterà il compito di formarli, ma saranno loro ad essere chiamati ancora una volta a fare impresa con coraggio e consapevolezza per il bene di un territorio profondamente ferito dal sisma».

Per farlo, però, sarà necessario incentivare un dialogo proficuo tra aziende e istituzioni, lavorando di squadra per sviluppare un processo dinamico di rinascita nell’ambito del quale CNA Marche, con le sue 51 sedi locali distribuite in maniera capillare su tutto il territorio regionale, è pronta a fare la sua parte.

«I bandi in uscita rappresentano il frutto del lavoro portato avanti in maniera congiunta dal Pnc con la CNA e le altre associazioni di categoria – assicura Romano Benini -. Crediamo fermamente che queste risorse possano permettere agli imprenditori di restare con fiducia sul territorio e di dar vita a idee progettuali innovative da trasferire alle nuove generazioni».
Come annunciato dal coordinatore della segreteria tecnica per il Pnc sisma, una volta pubblicati i bandi, nel mese di luglio scatterà ufficialmente la fase promozionale per poi dare il via alla procedura a sportello per la presentazione e valutazione dei progetti.

«Il sistema CNA si dimostra ancora una volta leader nel coordinamento tra imprese ed enti pubblici – sottolinea Gino Sabatini -. Sono convinto che dando vita alle giuste sinergia potremo sviluppare nuove possibilità dando risposte concrete alle istanze di un territorio che da ormai troppi anni soffre per via del sisma, accelerando sul fronte della ricostruzione e incentivando l’attivazione di servizi essenziali per le imprese e i cittadini».

«Avvertiamo il bisogno di elaborare strategia condivise e in linea con le esigenze dell’area del cratere – conferma Guido Castelli -. A fronte delle diverse problematiche di natura burocratica che in questo momento condizionano la realtà quotidiana delle nostre imprese, è nostro dovere elaborare delle strategie – anche finanziarie – che possano sostenere al meglio le risorse previste dal Fondo complementare».

«L’unità di intenti e la condivisione messe in campo fin qui tra l’Amministrazione comunale e la CNA rappresentano la ricetta vincente per la ripresa delle nostre aree interne – assicura Marco Fioravanti – che di comune accordo con l’associazione territoriale di Ascoli e la CNA regionale intendiamo replicare anche per le prossime sfide del Fondo complementare sisma».
«Come Team sisma CNA Marche – spiega Daniele Salvi – siamo costantemente in prima linea interfacciandoci con il Pnc sisma per dar vita a bandi realmente in grado di riattivare un circuito economico virtuoso e di riqualificare il territorio, nella speranza che a breve termine possano essere messi in campo ulteriori strumenti di sostegno alle nostre imprese».
«I bandi in uscita per il settore privato ci stimolano a continuare a lavorare quotidianamente sul territorio per creare un filo diretto tra associazioni di categoria, confidi e imprese» afferma Paolo Mariani.

«Il contributo offerto dalla CNA nell’ambito recente revisione dell’ordinanza 126 del commissario alla Ricostruzione Legnini – sottolinea Mario Pagani – conferma ancora una volta il profondo coinvolgimento dell’associazione nella partita della ricostruzione. L’obiettivo è continuare su questa strada anche per i bandi della Macromisura B del Fondo complementare, in modo da offrire il giusto sostegno a chi intende continuare a investire sul proprio territorio».
«I nuovi bandi del Fondo complementare sisma rappresentano il frutto del lavoro portato avanti in maniera congiunta dal Pnc con la CNA e le altre associazioni di categoria – assicura Romano Benini -. Crediamo fermamente che queste risorse possano permettere agli imprenditori di restare con fiducia sul territorio e di dar vita a idee progettuali innovative da trasferire alle nuove generazioni».

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