OFFIDA. L’intricata vicenda giudiziaria dell’infermiere di Grottammare, accusato di aver causato la morte di alcuni ospiti della RSA di Offida, sembra lontana dal concludersi.
Dopo essere stato arrestato e inizialmente condannato in primo grado all’ergastolo, l’infermiere era stato assolto con formula piena dalla Corte d’Assise d’Appello di Ancona alla fine del 2023. Tuttavia, una nuova svolta giuridica lo riporterà ancora una volta davanti alla giustizia: la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione e ha deciso di rinviare il caso alla Corte d’Appello di Perugia, per un nuovo processo.
L’infermiere di Grottammare era stato arrestato con l’accusa di aver provocato la morte di alcuni pazienti della RSA di Offida, dove prestava servizio. Gli episodi in questione riguardano sei presunti casi di omicidio e un caso di tentato omicidio, che avevano suscitato grande clamore mediatico, data la delicatezza del contesto e la vulnerabilità delle persone decedute, anziani e malati non autosufficienti. In primo grado, la Corte aveva ritenuto l’infermiere colpevole, infliggendogli una condanna all’ergastolo.
Tuttavia, nel dicembre del 2023, la Corte d’Assise d’Appello di Ancona ha ribaltato la decisione, assolvendo l’imputato con formula piena. La sentenza di assoluzione era stata accolta come un atto di giustizia per l’infermiere, che si era sempre proclamato innocente.
La storia ha però preso una nuova piega con l’intervento della Corte di Cassazione, che, a seguito di un ricorso, ha annullato la sentenza di assoluzione emessa dalla Corte d’Appello di Ancona. Il caso è stato rinviato alla Corte d’Appello di Perugia, per un nuovo esame e un nuovo giudizio.