OFFIDA. Il Festival dell’Adriatico 2025 ha riportato sul palco tutta la magia di un evento che da venticinque edizioni unisce passione, scoperta e memoria. Dopo alcuni anni di pausa, l’atteso appuntamento è tornato a Offida con una serata conclusiva carica di energia e partecipazione, tenutasi nello storico e affascinante Teatro Serpente Aureo, gremito in ogni ordine di posto. L’atmosfera ha subito preso forma grazie a un allestimento curato nei dettagli, alla presenza di una regia televisiva e alla conduzione del sempre brillante Luca Sestili.
L’anima del Festival dell’Adriatico 2025 resta fortemente legata alla figura di Alex Baroni, artista a cui la manifestazione è intitolata. Baroni, scomparso tragicamente nel 2002, ha lasciato una traccia profonda nella musica italiana grazie a una voce intensa e a un modo di interpretare che andava oltre la tecnica.
La sua carriera era iniziata dietro le quinte, come corista per artisti affermati, ma il pubblico lo scoprì pienamente nel 1997, quando salì sul palco del Festival di Sanremo con il brano “Cambiare”. Fu in quel momento che la sua forza espressiva conquistò definitivamente critica e spettatori. Negli anni successivi, brani come “Sei tu o lei (quello che voglio)”, “Onde” o “Ultimamente” hanno consolidato un repertorio oggi considerato imprescindibile per gli amanti della musica italiana.
Durante la serata finale, alla quale ha partecipato l’assessore Marica Cataldi, l’omaggio a Baroni ha rappresentato uno dei momenti più intensi. È stato il cantante toscano Walter Sterbini, già volto noto della trasmissione The Voice Senior, a ricordarlo con due interpretazioni toccanti: proprio “Cambiare” e “Ultimamente”, eseguite con rispetto e profondità. In suo onore è stato assegnato anche un riconoscimento speciale all’eccellenza artistica, accolto con grande emozione tra gli applausi.
Il palco ha poi accolto una lunga serie di esibizioni che hanno dato spazio a giovani artisti provenienti da tutta Italia. Alcuni hanno proposto inediti, altri si sono cimentati con brani celebri, ma tutti hanno condiviso la stessa passione. In molti hanno vissuto il Festival dell’Adriatico 2025 come una vera occasione di crescita, sostenuti da un’organizzazione attenta e da una giuria composta da musicisti, insegnanti, cantanti e critici, guidati dal Direttore Artistico Enzo Spinozzi.
Il festival
A mantenere viva la tradizione del Festival è anche il legame con coloro che in passato hanno calcato quello stesso palco e successivamente hanno trovato affermazione in contesti importanti. Il valore simbolico dell’iniziativa risiede proprio in questo filo rosso che unisce generazioni diverse, tutte accomunate dall’amore per la musica.
Tra le esibizioni ospiti, sono stati particolarmente apprezzati il cantautore napoletano Sasà Ray e la cantante offidana Bianca. Il primo ha riportato il pubblico in un’atmosfera densa di emozioni con un tributo alla canzone partenopea, mentre Bianca ha conquistato la platea con un medley originale e raffinato. Momento di leggerezza e grande riscontro anche per il comico Claudio Sciara, capace di alternare ironia e silenzi in una performance che ha fatto sorridere senza mai essere banale.
Un altro passaggio che ha lasciato il segno è stato l’intervento della giovanissima ballerina Aurora Polidori, che ha portato la danza caraibica sul palco con energia travolgente. La sua partecipazione ha sottolineato come il Festival dell’Adriatico 2025 sia anche un punto d’incontro tra diverse forme d’arte.
Il connubio
Il senso più profondo della serata è però emerso nel modo in cui la musica è stata capace di creare connessioni: tra artisti, pubblico e territorio. Non è mancato un momento di riconoscimento anche per l’impegno delle realtà istituzionali e associative che hanno reso possibile l’evento, con un ringraziamento rivolto all’Amministrazione Comunale di Offida, alle aziende sponsor e a tutto lo staff tecnico e organizzativo.
Prossimo appuntamento il 3 aprile alle 21.00, con una trasmissione in diretta su RadioStudioErre.it dedicata ai protagonisti e ai brani finalisti. Da quella serata nascerà anche la CD Compilation 2025, ulteriore testimonianza di un’edizione che ha saputo unire passato e presente con grande coerenza.