Tiziano Lovisolo, il 24enne di Monteprandone arrestato lo scorso 5 ottobre durante una manifestazione pro Palestina a Roma, è stato condannato a due anni di reclusione con pena sospesa. La sentenza, emessa oggi dal Tribunale di Roma, comporta la revoca degli arresti domiciliari cui era sottoposto, permettendo al giovane di tornare in libertà.
Lovisolo era accusato di lesioni gravi e resistenza a pubblico ufficiale, in particolare per aver causato la frattura del bacino a un dirigente della Digos durante gli scontri avvenuti al termine della manifestazione in piazzale Ostiense. La difesa, rappresentata dagli avvocati Caterina Calia e Marco Grilli, ha sempre sostenuto l’innocenza del giovane, evidenziando come le prove a suo carico fossero insufficienti.
All’uscita dall’aula, l’avvocato Marco Grilli ha dichiarato: “Attendiamo le motivazioni che arriveranno entro 60 giorni e poi faremo le nostre valutazioni. Ad ogni buon conto, l’imputato è fuori dagli strascichi di quell’arresto, anche se non è stata la sentenza che ci aspettavamo, dal momento che la nostra posizione è che le accuse che gli venivano mosse non sono state provate”.
La vicenda di Lovisolo ha suscitato ampia solidarietà, con numerosi presidi organizzati in suo sostegno e l’intervento di personalità come il fumettista Zerocalcare. La sentenza odierna chiude un capitolo giudiziario complesso, ma lascia aperta la possibilità di ulteriori sviluppi qualora la difesa decidesse di presentare ricorso.