MONTEPRANDONE. Giovedì prossimo, 14 novembre, si aprirà, presso il Tribunale di Roma, il processo contro Tiziano Lovisolo, ventiquattrenne di Monteprandone, arrestato lo scorso 5 ottobre durante una manifestazione a Roma a sostegno della Palestina. Lovisolo è accusato di aver causato lesioni a un agente di polizia durante una carica in Piazzale Ostiense, in cui l’agente avrebbe riportato ferite con una prognosi di 40 giorni.
In quell’occasione, secondo la versione fornita dalla difesa, Lovisolo si sarebbe trovato per caso nella confusione e, travolto dalla calca, sarebbe caduto accidentalmente sul poliziotto. La dinamica dei fatti, tuttavia, rimane incerta e sarà oggetto di discussione nel corso del procedimento giudiziario.
In vista della prima udienza, è stato organizzato un presidio di supporto per Lovisolo, previsto per le 11:30 di giovedì in Piazzale Clodio, davanti al tribunale. L’iniziativa nasce da un gruppo di amici, familiari e sostenitori del giovane, convinti della sua innocenza. Yasmine Dabash, la fidanzata di Lovisolo, ha dichiarato di aver raccolto materiale video che proverebbe l’estraneità del ragazzo ai fatti contestati. “In queste settimane abbiamo cercato ogni prova possibile per dimostrare che Tiziano non è colpevole,” afferma Yasmine, aggiungendo che Lovisolo è preoccupato per la possibilità di finire in carcere, ma continua a mostrarsi determinato e fiducioso nella giustizia.
Oltre al sostegno morale, si è attivata una raccolta fondi per coprire le spese legali, gestite dall’avvocato Caterina Calia, che assiste Lovisolo in questa fase complessa. Le spese si sono rivelate superiori al previsto, motivo per cui familiari e amici stanno raccogliendo donazioni. La difesa evidenzia anche il fatto che Lovisolo stia completando la specializzazione in Scienze Politiche, segnale della sua vocazione civile e del suo orientamento pacifico. “Tiziano non metterebbe mai a rischio il proprio futuro con un gesto violento,” ha detto l’avvocato al Corriere Adriatico