di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Attualmente non ho gli atti a disposizione, verranno portati direttamente domattina in udienza”. A parlare è Caterina Calia, legale del ragazzo residente a Monteprandone che si trova in stato di fermo in seguito ai disordini scoppiati sabato a Roma durante la manifestazione pro-Palestina.
“Lunedì si svolgerà l’udienza di convalida, verranno sentiti gli operanti e il ragazzo, con il giudice che si esprimerà sulla misura cautelare e sulla eventuale richiesta di convalida dell’arresto. Si procederà per direttissima”.
Gli scontri si sono sviluppati nel contesto di un corteo non autorizzato, rapidamente degenerato in guerriglia urbana, con alcuni manifestanti che hanno utilizzato oggetti contundenti come bombe carta, sassi e pali della segnaletica per attaccare le forze dell’ordine.
La risposta della polizia è stata dura, con lacrimogeni e idranti per disperdere i gruppi violenti. In totale, durante la giornata di caos, si sono contati 34 feriti, tra cui 30 agenti delle forze dell’ordine.
“Non conosco le imputazioni precise, so quello che mi hanno riferito telefonicamente – prosegue l’avvocato – è stato tratto in arresto con l’accusa di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Si deciderà anche in base ai video e filmati a disposizione, dove però non si vedrebbero azioni violente da parte del mio assistito. Le sue condizioni fisiche? Lui le ha prese…”.