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Ponte chiuso a Monteprandone, interviene la Fiab: “Ciclisti costretti a rischiare sulle strade trafficate”

L'intervento di Enrico Calcinaro e Paola Bruni dopo l'allarme lanciato dal sindaco Sergio Loggi
Pubblicato il 30 Gennaio 2025

Le associazioni FIAB Amici della Bicicletta di Ascoli Piceno e FIAB San Benedetto del Tronto sono intervenute con un appello urgente rivolto alle istituzioni locali e regionali per il ripristino della ciclovia del Tronto, in particolar modo per quanto sta avvenendo in località Monteprandone.



L’allarme era stato già lanciato dal Sindaco di Monteprandone e Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Sergio Loggi, ma ora le due associazioni ciclistiche chiedono un intervento immediato per evitare ulteriori rischi e valorizzare un’importante risorsa turistica.

«La ciclabile Ascoli-Mare, parte della Ciclovia Salaria e dell’itinerario n. 9 della rete nazionale Bicitalia FIAB, è un tassello cruciale per il cicloturismo nelle Marche», ha dichiarato Enrico Calcinaro, presidente della sezione FIAB di Ascoli Piceno. «Insieme alle altre ciclovie regionali che dall’entroterra portano al mare, essa contribuisce alla Ciclovia Adriatica, itinerario n. 6 della rete nazionale, che vorremmo inserire nel circuito europeo EuroVelo».

I dati presentati nel Rapporto “Viaggiare con la bici 2024”, realizzato da ISNART e Legambiente in collaborazione con Bikenomist, confermano il crescente interesse per il cicloturismo, uno dei segmenti più dinamici del turismo attivo. Nel 2023, le presenze cicloturistiche in Italia hanno superato i 56 milioni, con un impatto economico diretto stimato in oltre 5,5 miliardi di euro, in crescita del 35% rispetto all’anno precedente.

«Il cicloturista spende in media 95 euro al giorno, cifra che sale a 104,5 euro per i turisti stranieri», ha sottolineato Paola Bruni, presidente della FIAB di San Benedetto del Tronto. «Questi numeri dimostrano quanto sia importante investire nella manutenzione e nella promozione delle ciclovie, che rappresentano un volano economico per il territorio».

Tuttavia, la ciclovia del Tronto versa in condizioni critiche, con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria rimandati da anni. «Non possiamo permetterci di trascurare questa risorsa», ha aggiunto Bruni. «Il 30% dei cicloturisti sceglie un itinerario perché ben manutenuto, mentre il 26,2% opta per percorsi immersi in contesti ambientali suggestivi. La ciclovia del Tronto ha entrambe le caratteristiche, ma rischia di essere abbandonata a causa della sua attuale condizione».

La situazione è diventata così critica che molti ciclisti, impossibilitati a transitare sulla pista ciclabile, sono costretti a percorrere strade trafficate e pericolose come la SS4 Salaria o la SP 88 Bonifica, spesso frequentate da mezzi pesanti. «Non dovremmo aspettare un incidente, magari mortale, per intervenire», ha avvertito Calcinaro. «Il rimpallo di responsabilità tra Comune, Provincia, Regione e Genio Civile non può continuare. Serve collaborazione e un piano concreto per ripristinare la transitabilità e la sicurezza della ciclovia».