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Pignotti attacca Loggi sul ponte di Fosso dei Galli: «Basta favole acchiappalike, servono fatti»

Il segretario provinciale di Forza Italia accusa l'amministrazione provinciale di non aver risolto il problema. «La responsabilità della mancata messa in sicurezza è della Provincia»
Pubblicato il 18 Febbraio 2025

MONTEPRANDONE. Valerio Pignotti, segretario provinciale di Forza Italia ad Ascoli Piceno, ha criticato il Presidente della Provincia e Sindaco di Monteprandone, Sergio Loggi, per la situazione del ponte di attraversamento di Fosso dei Galli lungo la “Ciclovia del Tronto”.



Secondo Pignotti, la vicenda è stata raccontata in modo fuorviante, con una narrazione che punta a colpevolizzare la Regione Marche.

«Il Presidente della Provincia ha raccontato la fiaba acchiappalike “La Regione è brutta e cattiva, noi siamo belli e buoni”. La Regione è sempre il capro espiatorio perfetto per chi non vuole assumersi responsabilità. Peccato che questa volta la realtà abbia smontato la sceneggiatura del centrosinistra» ha dichiarato Pignotti.

Il segretario di Forza Italia ha sottolineato come il ponte, nonostante le segnalazioni e gli appelli delle associazioni, sia ancora abbandonato dopo quasi cinque mesi. «Il Sindaco sembra preferire il gioco dello scaricabarile piuttosto che risolvere il problema» ha affermato.

Pignotti ha poi evidenziato come il Partito Democratico abbia presentato un’interrogazione in Regione, ma la risposta ufficiale abbia confermato che la competenza per il ripristino del ponte è della Provincia di Ascoli Piceno, che lo ha realizzato nel 2011, e non del Genio Civile regionale.

«Diventa quindi evidente l’inadeguatezza amministrativa di chi, pur avendo le chiavi del potere locale, non è riuscito a garantire un intervento tempestivo. I proclami pubblici non mancano mai, come se fosse la Regione il lupo cattivo, quando invece il problema risiede in una gestione provinciale e comunale dilettantesca» ha attaccato Pignotti.

Infine, ha chiesto un intervento immediato da parte della Provincia per mettere in sicurezza la pista ciclopedonale, senza ulteriori ritardi o rimpalli di responsabilità. «Ora, però, non c’è più tempo per le parole: è il momento di agire. Ogni ulteriore ritardo è inaccettabile e potrebbe costare caro. La priorità è la messa in sicurezza del ponte» ha concluso.