“Nessuno avrebbe mai immaginato che, al termine di quest’anno, Monteprandone avrebbe attirato l’attenzione della politica nazionale. Eppure è proprio così”. Inizia così la nota inviata dal gruppo Progressisti Democratici di Monteprandone relativamente alla notizia della nomina, nel consiglio nazionale dell’Anci, della consigliera comunale Martina Censori. “Perché? Grazie all’intenso battage mediatico (tra social, quotidiani cartacei e online), si è appreso che un consigliere comunale di minoranza è stato eletto nel Consiglio Nazionale dell’Anci, un organismo composto da ben 646 membri”.
“La notizia – proseguono – è stata diffusa con tale enfasi da indurre molti a credere che si trattasse di un incarico di rilevanza eccezionale. Se fosse stato eletto nella giunta esecutiva dell’Anci, infatti, sarebbe stato qualcosa di davvero significativo. Ma ci troviamo di fronte a un tipo di politica privo di sostanza, e quindi privo di progetto. È noto che il gruppo consiliare comunale “L’Altra Monteprandone” si fonda su un accordo incomprensibile tra il PD e Forza Italia. La situazione diventa ancora più confusa quando l’intero gruppo di minoranza vota compatto la nomina di un ex esponente della politica locale (presumibilmente legato al PD) come rappresentante del Consiglio Comunale di Monteprandone nel consiglio del Nucleo Industriale di Ascoli Piceno. Presumibilmente legato al PD, perché, in realtà, l’unica affiliazione politica certa è quella del consigliere comunale di minoranza che è stato eletto nel Consiglio Nazionale dell’Anci su proposta di Forza Italia”.
Dal gruppo affermano che “ciò che sorprende e sconcerta è il silenzio assordante degli organi politici preposti di entrambi gli schieramenti (PD e Forza Italia), che si legittimano a vicenda nonostante entrambi i segretari nazionali affermino che uno è alternativo all’altro. Nelle periferie, però, si fanno accordi che sembrano più congeniali alla sterile ricerca di potere che a un reale interesse per il benessere delle comunità. La politica, oggi, richiede maggiore responsabilità rispetto al passato. I territori e le popolazioni devono essere tutelati e salvaguardati attraverso azioni politiche determinate e posizioni chiare, inequivocabili”.
“La politica con la “P” maiuscola è oggi più che mai chiamata a farsi carico delle vere esigenze delle comunità, e non a dilungarsi in inciuci che servono solo a perpetuare il potere sterile. Questi giochi, che alimentano acredini personali inutili e anacronistiche, non fanno altro che allontanare i cittadini dalla politica, danneggiando la società nel suo complesso. Chiediamo, come Gruppo Progressisti Democratici, che venga fatta chiarezza da parte della sezione del PD del Comune di Monteprandone riguardo alle recenti dinamiche politiche”.