MONTEPRANDONE. Le critiche di Martina Censori alla nascita del gruppo “Monteprandone Città Unica” non restano senza replica. Il consigliere Emidio Del Zompo ha risposto respingendo le affermazioni della capogruppo de L’Altra Monteprandone e rilanciando gravi accuse politiche e personali.
«Cara Consigliera, descrivere i suoi percorsi politici sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.» ha esordito Del Zompo parlando di giochi politici ai quali la consigliera si presterebbe. «L’ultimo in ordine di cronaca è l’elezione del membro Picenoconsid (Stracci), un esempio di politica volta a dispensare incarichi».
Secondo Del Zompo, Censori avrebbe agito in modo incoerente con quanto dichiarato in campagna elettorale: «Alle ultime elezioni si è professata di sinistra, ma il logo dell’Altra Monteprandone è riconducibile a quello del centrodestra presentato alle provinciali». Poi, una rivelazione sulle trattative pre-elettorali: «Durante le comunali, il segretario provinciale di Forza Italia mi chiamava per non presentare la lista, insieme al coordinatore regionale di Noi Moderati, perché era già tutto deciso. Ma io rappresento la sana politica e non mi sono mai prestato a questi radiocomandi».
Del Zompo accusa anche la consigliera di aver cercato appoggi proprio in Forza Italia: «Si è rivolta a Forza Italia per essere eletta all’ANCI nazionale». E anora: «Lei è ancora giovane e dovrebbe sapere che la politica sana è quella fatta senza incarichi politici, ma solo nel migliorare la vita dei cittadini di Monteprandone».
Sull’atteggiamento della consigliera in consiglio comunale, Del Zompo è netto: «Devo assistere al suo continuo sputare sentenze e a nutrire astio verso chi, un anno fa, le ha dato il benservito scegliendo di non ricandidarla».
E conclude rivendicando il proprio ruolo: «Io rappresento quella politica giusta, costruttiva, propositiva e collaborativa, e non certamente quella aggressiva, astiosa, offensiva, pretestuosa e scomposta. Un consiglio: non si nasconda dietro le civiche quando poi presenzia agli incontri di Forza Italia, altrimenti mette in difficoltà il suo vero mentore alle comunali, che ancora la telecomanda».