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Martina Censori attacca: «Monteprandone Città Unica è una lista civetta costruita per Loggi»

La consigliera: «Questa operaziokne smaschera il piano: non c'è mai stata opposizione ma una strategia ben orchiestrata»
Pubblicato il 1 Maggio 2025




MONTEPRANDONE. Non tarda ad arrivare la reazione di Martina Censori, capogruppo de L’Altra Monteprandone, dopo l’annuncio in Consiglio comunale della nascita del nuovo gruppo “Monteprandone Città Unica” guidato da Emidio Del Zompo, fuoriuscito da “Noi Moderati”. Un cambio di rotta che, secondo la consigliera d’opposizione, non è altro che la conferma di una strategia premeditata.

«È ormai chiaro a tutti: Sergio Loggi ed Emidio Del Zompo hanno usato il simbolo di Noi Moderati come un mero espediente elettorale. Un contenitore vuoto, creato ad arte per carpire voti al centrodestra e poi consegnarli alla maggioranza».

Secondo Censori, la svolta di Del Zompo era nell’aria da tempo: «Da mesi vota regolarmente con la maggioranza e con questo nuovo gruppo formalizza il suo avvicinamento al sindaco Loggi, che infatti si è congratulato pubblicamente».

Parole, quelle pronunciate da Del Zompo in aula, che per la consigliera confermano i sospetti: «Ha detto di sentirsi “ospite del Comune”, ha definito la nostra un’“opposizione giusta” e ha anche affermato che entrerebbe in maggioranza “di buon grado”. Non sono parole casuali, sono dichiarazioni che confermano ciò che avevamo denunciato in campagna elettorale: la lista di Del Zompo era una lista civetta, creata per sostenere indirettamente Loggi».

Censori non risparmia nemmeno i legami tra il nuovo gruppo e figure esterne al consiglio comunale: «Il collegamento con il gruppo di Vesperini, oggi assessore a San Benedetto, chiarisce ulteriormente il disegno politico. Si muovono in una rete che da tempo opera nel sottobosco del territorio, con logiche personalistiche più che programmatiche».

Infine, un riferimento alle prossime mosse a livello sovracomunale: «Iniziano le grandi manovre per avvicinarsi all’amministrazione di San Benedetto, forse in vista delle provinciali per un “Loggi bis” che nel centrosinistra si nega, ma che in fondo lui stesso auspica».

E conclude con parole durissime: «Con la nascita del gruppo Monteprandone Città Unica si smaschera definitivamente il loro piano: non c’è mai stata opposizione, solo una strategia ben orchestrata per rafforzare il potere di Loggi e indebolire il confronto democratico. Questo è un insulto alla buona politica e alla fiducia dei cittadini».