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Estorsione e ricettazione. Arresti nella notte a San Benedetto, Monteprandone e in Calabria

L’evasione da una casa di Bellante ha fatto emergere minacce e attività illecite. L’uomo era fuggito temendo per la sua vita
Pubblicato il 26 Marzo 2025




SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Una delicata operazione dei Carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica ha portato all’arresto di quattro persone accusate di tentata estorsione aggravata e ricettazione. I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti nella notte tra San Benedetto del Tronto, Monteprandone e Cropani, con il supporto delle Compagnie territoriali di San Benedetto, Sellia Marina e dell’unità cinofila di Chieti.

L’indagine è nata dopo l’evasione di un uomo dai domiciliari nella zona di Bellante, nel Teramano. L’uomo, che stava scontando una pena presso la propria abitazione, si è dato alla fuga per paura di ritorsioni. Secondo quanto ricostruito dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Bellante, l’evaso era stato minacciato di morte insieme alla sua famiglia da parte degli arrestati.

Le minacce, secondo gli inquirenti, sarebbero legate a una vicenda di ricettazione: l’uomo aveva sottratto un’auto di provenienza illecita che gli era stata affidata per modificarne telaio e targa. In cambio avrebbe ricevuto un anticipo di 1.500 euro, ma anziché portare a termine l’“incarico”, si è allontanato col veicolo. Da qui le gravi intimidazioni nei suoi confronti.

L’auto in questione è stata successivamente recuperata e posta sotto sequestro. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti nelle carceri di Marino del Tronto e di Catanzaro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’intera operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Teramo, che ha trovato pieno riscontro alle proprie ipotesi investigative nel provvedimento firmato dal G.I.P. del Tribunale.