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Montemonaco, opposizione all’attacco sul rendiconto: «Nessuna visione, solo improvvisazione»

I consiglieri Gagliardi, Giammarini e Costantini all’unisono: «Gestione approssimativa e nessuna attenzione ai bisogni reali»
Pubblicato il 1 Maggio 2025




MONTEMONACO. La voce della minoranza a Montemonaco si leva compatta e senza esitazioni. Mirko Gagliardi, Stefano Giammarini ed Elio Costantini, consiglieri d’opposizione, intervengono con una dichiarazione congiunta e accusano la giunta di mancanza di trasparenza e programmazione: «Con l’approvazione del rendiconto di gestione, l’attuale Amministrazione Comunale di Montemonaco dimostra ancora una volta la sua totale mancanza di visione e trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche. Come gruppo di minoranza, abbiamo espresso il nostro voto contrario, evidenziando criticità nella gestione finanziaria, nella pianificazione degli investimenti e nella totale assenza di coinvolgimento del Consiglio in decisioni strategiche».

Secondo i tre consiglieri, i dati economici approvati evidenziano un andamento preoccupante, fondato su decisioni “spesso basate su logiche di improvvisazione”. Continuano: «I numeri raccontano una gestione approssimativa, spesso basata su logiche di improvvisazione e spese poco giustificate, senza alcuna attenzione agli interventi realmente prioritari per i cittadini».

Particolarmente critico anche il giudizio sulle entrate comunali: «Anche sul fronte delle entrate, si è preferito mantenere invariate tariffe e imposte, anziché prevedere politiche fiscali più eque e interventi di sostegno alle fasce più deboli, come la diminuzione della Tari, il trasporto studenti e mense scolastiche gratuite».

L’accusa più pesante riguarda però il metodo di governo: «A peggiorare il quadro, l’amministrazione ha ignorato le proposte costruttive avanzate dal nostro gruppo, preferendo arroccarsi in una gestione autoreferenziale, priva di confronto e incapace di valorizzare le competenze presenti in consiglio».

Infine, i tre membri della minoranza assicurano che non resteranno in silenzio: «Ci batteremo nei prossimi mesi per garantire maggiore vigilanza, proporre soluzioni alternative e tenere alta l’attenzione sui reali bisogni della nostra comunità».