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Don Chisciotte in scena tra risate, poesia e libertà teatrale

Attori-saltimbanco tra sogni e condanne: martedì lo spettacolo a Montalto delle Marche
Pubblicato il 28 Marzo 2025



MONTALTO DELLE MARCHE. Una comicità irriverente e una fantasia travolgente trasformeranno il palco del Teatro della fiaba e della poesia di Montalto delle Marche in un vortice di parole e immaginazione. Martedì 1 aprile, alle 21.15, va in scena Don Chisciotte. Tragicommedia dell’arte di Stivalaccio Teatro, interpretato da Michele Mori e Marco Zoppello, nell’ambito della stagione promossa da Comune e AMAT, con il sostegno di Regione Marche e MiC.

La rappresentazione è parte integrante del progetto Metroborgo MontaltoLab – Presidato di Civiltà Future, che vede Montalto delle Marche selezionato come borgo pilota regionale per l’iniziativa “Attrattività dei Borghi” del PNRR. Un piano che mira a una profonda rigenerazione urbana e culturale.

Sul palco, Giulio Pasquati (Pantalone) e Girolamo Salimbeni (Piombino), attori dei Comici Gelosi, evocano la loro salvezza dalla forca grazie a Don Chisciotte, Sancho Panza e soprattutto al pubblico. È proprio questo il motore della messinscena: il pubblico che salva il teatro, dentro e fuori la storia.

Da un’ultima volontà nasce uno spettacolo che, tra mulini a vento ed eserciti di pecore, mescola fame e amore, letteratura e libertà, sogno e satira. Una riscrittura libera, intrisa di dialetti e citazioni, che guarda alla grande tradizione ma con lo sguardo rivolto alla vitalità del presente.

La compagnia sottolinea: «Uno spettacolo sul pubblico, per il pubblico e con il pubblico, perché è quest’ultimo che avrà il compito di salvare i due attori dalla morte… di salvare il teatro». E aggiunge: «Abbiamo attinto in assoluta libertà a quel contenitore straordinario che è il Don Chisciotte […] e ci siamo presi il permesso di “tirare per la giacchetta” autori come Leopardi, Pulci, Ruzzante, Dante, De la Barca, Shakespeare e tanti altri».

Il soggetto originale è di Marco Zoppello, con elaborazione dello scenario e dialoghi firmati da Carlo Boso e Zoppello. Antonia Munaretti firma costumi e fondale, le maschere sono di Roberto Maria Macchi, la scenografia di Mirco Zoppello, luci di Matteo Pozzobon. Produzione Stivalaccio Teatro in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto.

Biglietti disponibili nel circuito AMAT / vivaticket e presso la biglietteria del teatro: WhatsApp al 338 2294521 (attiva due giorni prima dalle 18 alle 20 e il giorno dello spettacolo da due ore prima dell’inizio).