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A Montalto delle Marche al via il restauro di due chiese storiche

I lavori interesseranno la Madonna delle Grazie e Sant’Emidio nella frazione di Patrignone. Il commissario Castelli: «Un segnale di rilancio per il patrimonio monumentale»
Pubblicato il 23 Febbraio 2025

MONTALTO DELLE MARCHE. A Montalto delle Marche stanno per partire i lavori di riparazione e consolidamento su due importanti chiese della frazione di Patrignone. Si tratta della chiesa della Madonna delle Grazie, con un finanziamento di 431.440 euro, e della chiesa di Sant’Emidio, per un importo di 178.969 euro.


A sottolineare l’importanza dell’intervento è il commissario straordinario Guido Castelli, che ha evidenziato come queste opere rappresentino non solo un recupero strutturale, ma anche un segnale di rilancio per il patrimonio monumentale locale: «Andiamo ad intervenire su presidi fondamentali per le comunità che al tempo stesso rappresentano scrigni dal grande valore storico», ha dichiarato.

Anche il sindaco di Montalto delle Marche, Daniel Matricardi, ha espresso soddisfazione per l’avvio dei lavori, sottolineando il valore delle due chiese come punti di riferimento per la comunità locale: «Siamo molto felici di poter condividere segnali tangibili di un processo di ricostruzione che è davvero nel pieno dell’operatività», ha affermato, ringraziando il commissario Castelli per l’impegno dimostrato.

La chiesa della Madonna delle Grazie, di origine medievale e dichiarata inagibile dopo il sisma del 2016, verrà sottoposta a un intervento mirato alla riparazione dei danni e alla riduzione delle vulnerabilità strutturali, aumentando così la sicurezza statica dell’edificio. Questa chiesa è conosciuta anche come “Madonna tonda”, per la sua particolare pianta ottagonale, e custodisce un affresco quattrocentesco di Fra’ Marino Angeli, raffigurante la Madonna in Trono con i santi Sebastiano ed Amico.

La chiesa di Sant’Emidio, invece, risalente al XVI secolo e immersa nella campagna, subirà un restauro che prevede tra gli interventi principali il consolidamento delle murature, la demolizione e ricostruzione della copertura e la realizzazione di nuove capriate in legno. Un tempo era nota per la grande fiera che si svolgeva il giorno della festa del santo, una tradizione persa nel secondo dopoguerra.

I lavori, che rappresentano un ulteriore passo avanti nel processo di ricostruzione post-sisma, restituiranno alla comunità due edifici storici di grande valore, contribuendo alla conservazione del patrimonio culturale e spirituale del territorio.