di Stefania Mezzina
MARTINSICURO . Torna in campo con un nuovo progetto ma sempre con lo stesso spirito, ovvero un’attenzione verso le problematiche giovanili, l’Associazione Angeli della Notte di Martinsicuro, che apre il 2025, con il progetto dal titolo “La devianza giovanile” realizzato con il supporto della Investigation Advice di Martinsicuro della dottoressa Lucia Zilli.
Il progetto prevede la creazione di una app che trasforma i cittadini in una rete di sicurezza contro le aggressioni. In situazioni di pericolo, l’applicazione attiva un allarme che fa suonare i cellulari di tutti gli utenti presenti nel raggio di 100 metri. In questo modo, chiunque si trovi nelle vicinanze può intervenire immediatamente e/o allertare le autorità. Il sistema si basa sulla velocità e sulla cooperazione della comunità per ridurre i tempi di reazione rispetto al solo intervento delle forze dell’ordine, che spesso richiede minuti preziosi in un cui può già verificarsi l’aggressione. Il progetto sarà al centro anche di una tavola rotonda a carattere nazionale, di imminente realizzazione.
“La devianza giovanile è sicuramente una delle problematiche sociali che desta maggiore preoccupazione; i dati statistici nazionali raccontano di una situazione limite che si avvicina ad una vera e propria emergenza sociale: l’associazione Angeli della Notte intende affrontare il problema, essendo sempre sensibile alle problematiche giovanili””, dice la presidente, dottoressa Lucia Zilli.
Non a caso in precedenza se ne era occupata tramite i progetti “Sballati di musica – Torna a casa intero” e il “Due.0”. In particolare, quest’ultimo, legato all’esame tossicologico del capello, aveva ottenuto grandi risultati, non a caso è sempre attivo, anche nell’ambito del nuovo progetto.
In Italia, inoltre, la situazione sembra essere più grave rispetto ad altri paesi; L’aumento dell’attività criminale giovanile è confermato dall’impegno dei servizi sociali, a cui i giovani sono affidati, che vede crescere sempre più il numero di soggetti presi in carico.
La delinquenza minorile è un fenomeno che si sviluppa sul concetto di devianza, ovvero sull’insieme dei comportamenti che si allontanano dalle norme sociali attraverso la violazione e che esprimono il bisogno di trasgredire per assumere un’identità all’interno della società. Le espressioni attraverso le quali si manifesta la criminalità giovanile sono innumerevoli: tra le più frequenti troviamo furti, scippi, rapine, estorsioni, atti di vandalismo, violenza contro le persone, spaccio e uso di sostanze stupefacenti.
Nei casi peggiori si arriva anche all’omicidio.
Ma cos’è la criminalità giovanile? E perché si espande così rapidamente?
“Il progetto si pone queste domande e si sofferma su questo e sugli strumenti di contrasto e prevenzione”, spiega la dottoressa Zilli.
Come contrastare il fenomeno allarmante della devianza giovanile?
“L’impegno e l’attenzione, sociali e personali, devono essere focalizzati su quelle che potrebbero essere le soluzioni, o comunque le azioni da compiere, per provare a prevenire, arginare e combattere il dilagare ulteriore del fenomeno.
In tale ottica è universalmente riconosciuto come fondamentale il ruolo delle famiglie, il cui compito è innanzitutto quello di educare.
Il ruolo genitoriale, per quanto possa risultare difficile nell’attuale società, deve includere elementi di comprensione, affetto e controllo.
Il progetto prevede la creazione di un’app che trasforma i cittadini in una rete di sicurezza contro le aggressioni, – aggiunge la dottoressa Lucia Zilli. – Di fronte all’aumento degli episodi di violenza e aggressione, abbiamo pensato ad una nuova risposta tecnologica che mira a salvare vite: un’applicazione innovativa che permette di chiedere aiuto in tempo reale coinvolgendo le persone vicine con un semplice tocco”.
In situazioni di pericolo l’applicazione attiva un allarme che fa suonare i cellulari di tutti gli utenti presenti nel raggio di cento metri. In questo modo, chiunque si trovi nelle vicinanze può intervenire immediatamente e/o allertare le autorità. Il sistema si basa sulla velocità e sulla cooperazione della comunità per ridurre i tempi di reazione rispetto al solo intervento delle forze dell’ordine, che spesso richiede minuti preziosi in un cui può già verificarsi l’aggressione.
Inoltre, tra i punti cardine del progetto c’è la creazione di una linea di abbigliamento a supporto della sensibilizzazione verso la prevenzione e la sicurezza dei giovani, messo in campo con il supporto dello stilista di fama internazionale Gianni Sapone, per la creazione di capi di abbigliamento che uniscano stile e consapevolezza.
“Più che una semplice collezione di abbigliamento, si tratta di un movimento dedicato alla sensibilizzazione giovanile su temi cruciali come la tossicodipendenza, l’alcolismo, il bullismo, le violenze fisiche e psicologiche. Attraverso design accattivanti e messaggi forti, la linea mira a ispirare i giovani a prendersi cura di sé stessi e degli altri”, sottolinea la Zilli.
Il progetto prevede anche l’inserimento della figura di counseling psicologico scolastico per combattere la violenza e il bullismo.
“Episodi di violenza fisica, psicologica e bullismo continuano ad essere una realtà per molti studenti. Per questo motivo, il nostro progetto prevede la presenza fissa di un counselor psicologico nelle scuole, una figura di riferimento sia per i ragazzi che per le famiglie. Il counselor psicologico sarà a disposizione degli studenti vittime di violenza o bullismo e delle loro famiglie, – aggiunge la dottoressa Zilli – questa idea del counselor la portiamo avanti sin dal 2008, quando in proposito organizzammo un convegno alla Camera dei deputati”.
Il progetto si occupa anche della riabilitazione del reo: nell’ambito dei servizi alla persona vi sono dei professionisti che si occupano di promuovere processi di autoformazione e di autoeducazione, accompagnando il soggetto in un processo di ricostruzione di sé stesso, del senso del sé e delle relazioni con il mondo, attraverso il riconoscimento di un’identità appartenente ad uno specifico contesto.
“L’intervento del professionista ha l’obiettivo di indagare le potenzialità e non le carenze del soggetto in modo da permettere di ricostruire la propria immagine ed il personale schema interpretativo della società”, conclude la presidente dell’associazione Angeli della Notte, dottoressa Lucia Zilli.
Informazioni e contatti:
[email protected], www.stragidelsabatosera.org, [email protected], www.angelidellanotte.it e numero verde 800039749.