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Lotta alla criminalità bancaria, rinnovato protocollo d’intesa

Gli istituti di credito parte attiva nella valutazione dei rischi e predisposizione di misure per scongiurare crimini bancari
Pubblicato il 27 Ottobre 2017

ASCOLI PICENO – Siglato stamane il rinnovo del “Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità in banca”, alla presenza del Prefetto, Rita Stentella, del responsabile dell’Ufficio Sicurezza Anticrimine dell’Abi – Associazione Bancaria Italiana, Marco Iaconis, dei vertici delle Forze dell’Ordine e dei rappresentanti degli Istituti di Credito della provincia.

L’iniziativa recepisce e dà attuazione a livello locale all’accordo-quadro nazionale, siglato il 12 novembre 2015 tra il Ministero dell’Interno e l’Abi, e si inserisce nel quadro di azioni intraprese dalla Prefettura di Ascoli Piceno, d’intesa con l’Abi, per elevare i margini di sicurezza delle banche del territorio e di garantire gli operatori del settore e l’utenza.

Il protocollo, accanto a specifici impegni delle parti tesi a rafforzare la sinergia tra Prefettura, forze dell’ordine e sistema bancario nell’attività di prevenzione dei reati “predatori”, prevede una significativa implementazione delle misure già esistenti presso gli istituti bancari, con l’obiettivo di rispondere in maniera sempre più funzionale alle esigenze di sicurezza.

L’accordo sottoscritto sarà efficace per 24 mesi e impegna gli istituti di credito ad effettuare una vera e propria valutazione dei rischi, con conseguente predisposizione delle misure idonee a scongiurare il verificarsi di episodi criminali. In tal senso il protocollo prevede misure di sicurezza per prevenire il rischio di rapine, misure per prevenire i furti negli atm e misure di prevenzione dei cosiddetti “rischi multivettoriali” (cyber physical security). Tale tipo di minaccia, che integra tecniche di violazione di tipo fisico ed informatico, per le peculiarità tecniche che presenta verrà censita avvalendosi di nuove tecnologie informatiche.

L’atto pattizio prevede anche alcuni oneri informativi. Le banche dovranno designare referenti e responsabili per le problematiche legate alla sicurezza, indicare contatti e orari di sportello, inserendo tutti i dati nel portale del Centro di Ricerca sulla Sicurezza Anticrimine (Ossif) dell’Abi, che a sua volta si impegna a trasmettere le informazioni alla Prefettura. Inoltre segnaleranno alle forze di polizia eventuali movimenti sospetti e aggravamenti del rischio o sopravvenute carenze delle misure di sicurezza.

Il Prefetto ha assicurato che gli eventuali profili di criticità della sicurezza degli istituti di credito segnalati dalle forze dell’ordine verranno tempestivamente esaminati nelle adeguate sedi al fine di mettere in condizione le banche di adottare per tempo le opportune precauzioni.

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