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Terremoto all’Anffas di Grottammare, Gabriella Ceneri non è più presidente

La decisione di rimuoverla dall'incarico è arrivata dall'associazione di famiglie. Lo sfogo: "Spero che i servizi che ho attivato non vengano toccati dalla nuova gestione"
Pubblicato il 11 Giugno 2024

GROTTAMMARE. Terremoto all’Anffas di Grottammare. Gabriella Ceneri non è più presidente della Fondazione Anffas al vertice della quale era stata nominata poco più di due anni fa, nell’aprile del 2022. A prendere la decisione è stata l’associazione delle Famiglie che ha dato voto favorevole alla rimozione dall’incarico della presidente. A fare le sue veci in questo periodo sarà la vicepresidente Sonja Cellini.

Gabriella Ceneri conferma la notizia sottolineando affermando di essere stata informata della decisione con una Pec. “L’ho ricevuta ieri nel pomeriggio – spiega – ma in quella lettera non mi viene comunicata la motivazione di tale decisione e nemmeno il nome del nuovo presidente, ma leggo che è stato nominato un ulteriore consigliere, che tra le altre cose eccede il numero previsto. I requisiti per il ruolo di Presidente della Fondazione statutariamente sono esigenti: in termini di esperienza in Anffas (almeno 2 anni nei ruoli gestionali o negli organi di controllo ) di professionalità, di assenza di conflitti di interesse e quindi aspetto di vedere chi verrà nominato”.

Ceneri sottolinea come l’associazione di famiglie presieduta da Maria Lauri abbia “statutariamente il potere di nomina e revoca dei membri del Cda della Fondazione Anffas Grottammare ETS e da due anni a questa parte lo ha esercitato più volte, rimuovendo e nominando consiglieri a piacimento, tanto che c’è anche un contenzioso pendente promosso da una consigliera davanti al Collegio dei Probiviri, poi trasferito in Tribunale”.

Dalle parole della presidente uscente emerge una situazione poco serena proprio con il vertice dell’associazione e sottolinea: “Nel corso del mio mandato, interrotto a metà, posso solo dire di avere lavorato molto, con i consiglieri in sintonia con me e con i meravigliosi  collaboratori che ringrazio vivamente,  per  migliorare i servizi e per progetti di inclusione  sociale e lavorativa delle persone con disabilità. Ciò è avvenuto tramite il laboratorio di ceramica,  che proprio ieri ha compiuto il suo primo anno di attività e ha attirato la benevolenza del territorio con progetti per le scuole e le famiglie, con la radioweb Libera Gioia e  con il teatro musical. Quattro tirocini di inclusione sociale, 1 tirocinio di prossima attivazione e  2 assunzioni di persone con disabilità ex l.68 ne sono la testimonianza. Spero vivamente che questi servizi non vengano toccati dalla nuova gestione. Auguro a queste persone di proseguire il loro cammino verso l’autonomia,  che passa attraverso l’esperienza lavorativa”.

E ancora. “Ho gestito il ruolo di Presidente della Fondazione anche con le competenze da avvocato, pretendendo il rispetto delle regole e forte della mia esperienza nel sociale, che mi ha consentito di guardare oltre i problemi  per costruire importanti obiettivi. Ho gestito con il cuore, con l’affetto e l’empatia verso le persone con disabilità, delle quali la Fondazione si prende cura.  ll mio pezzo di strada l’ho fatto, certo avrei preferito arrivare a fine mandato per vedere realizzati alcuni altri progetti. Sono rammaricata perché mi è stato nemmeno concesso l’incontro di confronto che avevo chiesto e nessuno ha avuto il coraggio di comunicarmi questa decisione di persona”.