GROTTAMMARE. La stagione turistica sulla Riviera delle Palme ha visto una leggera flessione in termini di arrivi e presenze, ma non così significativa come paventato durante i mesi estivi. Durante un recente incontro tra l’amministrazione comunale di Grottammare e la nuova Consulta per il turismo locale, l’assessore e vice sindaco Lorenzo Rossi ha riportato alcuni dati rassicuranti riguardo al gettito della Tassa di Soggiorno.
Secondo Rossi, l’incasso derivante dalla Tassa di Soggiorno di quest’anno è pressoché identico a quello del 2022, registrando una cifra di circa 172 mila euro, leggermente superiore all’anno scorso. Va sottolineato che a Grottammare questa tassa si applica esclusivamente nei mesi di luglio e agosto e solo per la prima settimana di soggiorno. Anche in un contesto in cui si è verificata una lieve diminuzione dell’1,5% rispetto al 2022, il numero di presenze nei due mesi principali della stagione turistica si è mantenuto stabile, suggerendo che il calo di presenze sia concentrato soprattutto nei mesi di spalla come giugno e settembre.
L’assessore Rossi ha espresso perplessità riguardo all’idea di un “crollo” turistico, sottolineando che i dati non sembrano giustificare allarmismi eccessivi. “Fatico a credere che un crollo così paventato possa essere attribuito soli nei mesi di giugno e settembre,” ha dichiarato Rossi, lasciando aperta la possibilità di monitorare l’evoluzione della situazione nei prossimi mesi.
In sintesi, nonostante la lieve flessione, i risultati della stagione turistica sulla Riviera delle Palme sembrano dimostrare una buona tenuta del comparto, soprattutto nei mesi di punta, con una permanenza media stimata di 5-6 giorni. L’amministrazione comunale continuerà a osservare il trend per comprendere eventuali dinamiche e lavorare per il consolidamento e la crescita del settore turistico nel territorio.