GROTTAMMARE – Prima sindaco, poi presidente della squadra di calcio. Il nome di Luigi Merli resterà indiscutibilmente negli annali della storia grottammarese. Primo cittadino per due mandati, fino al 2013, quindi al vertice della società calcistica cittadina fino a poche settimane fa dopo oltre cinque anni di una presidenza che, soprattutto nella sua fase iniziale, nel gennaio 2015, è stata tutt’altro che semplice. Merli, imprenditore nel settore vivaistico ora da buon Cincinnato, dopo quasi vent’anni sulla cresta dell’onda, torna ad occuparsi a tempo pieno della sua attività e della sua vita privata dopo essere stato chiamato, a gran voce, a mettere il proprio nome e la propria esperienza a fare il presidente di una squadra di calcio che, cinque anni or sono, viveva un difficile momento societario. Oggi ricorda quel “si” detto a chi lo chiamò ad iniziare l’avventura: “L’amore per la città unita alla passione per il calcio mi hanno convinto a rispondere presente all’invito di un grande gruppo di soci che aveva come obiettivo primario quello di prendere sulle spalle le sorti del Grottammare Calcio, ai tempi sull’orlo del fallimento – ci racconta – per rilanciarlo nel palcoscenico che più gli spettava, permettendoci soprattutto di salvare il blasone della squadra che ci rappresenta e che svolge un ruolo sociale importantissimo. La società conta più di 400 atleti e questa è una cifra importante che deve far pensare e riempire di orgoglio. Sicuramente mi sento di ringraziare tutti i miei compagni di viaggio come l’Amministratore Delegato che hanno svolto un ottimo lavoro”. Nel 2015 la situazione era complicata ma c’erano anche tante basi su cui ripartire: “C’era tanto lavoro da fare – afferma – ma le nostre intenzioni erano serie e ci siamo subito messi al lavoro. Grande attenzione e premura al risanamento economico senza però modificare alcun aspetto, anzi abbiamo cercato di incrementare la qualità di tutto quello che la società aveva da offrire come la scuola calcio per noi molto importante. Poi ci siamo concentrati sul miglioramento dell’aspetto societario che dopo quello economico peccava di qualità rispetto a quella che era la nostra idea di società. Infine ci siamo concentrati sul mantenimento della categoria evitando di intaccare troppo il nostro budget. Riuscirci è stata l’impresa più importante per me, i soci tutti e per gli sponsor che ci sono sempre stati vicini e che ringrazio nuovamente”. La prossima si prospetta una stagione difficile, intensa e ricca di insidie anche dovute alla crisi soprattutto economica che il covid-19 ha scatenato in piccole realtà come quelle del calcio regionale. Cosa pensa Luigi Merli del calcio post-lockdown? “Ci saranno tante sorprese. Il calendario è ricco, non mancherà il divertimento ma con tante partite i rischi vanno considerati con maggiore attenzione e preparazione. Purtroppo questa pandemia ha messo i bastoni tra le ruote a tutti. A partire dalle più grandi. E’ una battaglia che bisogna combattere, lo scopo di una squadra di questa caratura è quello di insegnare ad affrontare tutte le sfide che la vita ci riserva, ma soprattutto che non bisogna avere paura di perderle. Quanto al lato economico è naturale che in Eccellenza non si possa vivere di calcio. Nel corso della mia esperienza ho avuto modo di vedere diverse squadre spendere cifre esagerate per quello che una società di Eccellenza deve riservare ai propri atleti e sinceramente è un pensiero che non mi sento di condividere”. Della sua esperienza al vertice della società biancoceleste non rimapiange nulla: “Sono felice e orgoglioso del mio passato e sono convinto che rifarei tutto. Abbiamo mosso dei passi importanti per la città e per la squadra. Da amante dello sport mi permetto di dire solamente che mi sarebbe piaciuta un’affluenza di pubblico maggiore al Pirani ma capisco che con la vicinanza di una realtà importante come San Benedetto, i nostri concittadini vengano tentati da campionati più allettanti rispetto a quello di Eccellenza”. Da quest’estate al vertice della società c’è Giorgio Rivosecchi al quale Merli lancia un grande in bocca al lupo: “Il Grottammare Calcio è e sarà sempre nel mio cuore. Ci auguriamo di fare un grande campionato per dimostrare nuovamente chi siamo e quali sono le nostre capacità. Al giovanissimo presidente invece le migliori fortune per una presidenza ricca di successi”.