“Da anni si parla di un’Area Marina Protetta (AMP) per la costa picena, un’ambizione nata con la visione di un’area che avrebbe dovuto estendersi dall’Abruzzo a Porto San Giorgio, in un’ottica di valorizzazione ecologica e sviluppo sostenibile. Ma la realtà è ben diversa: l’iter è in un preoccupante stato di stallo, se non di vera e propria paralisi. Il Comune di Cupra Marittima, inizialmente coinvolto, ha beatamente abbandonato l’idea. E gli altri Comuni costieri come Pedaso, Massignano, Campofilone e Altidona? Assenti, marginali, probabilmente disinteressati. La “grande visione” si è ridotta a un isolamento imbarazzante per Grottammare, che predica bene ma razzola malissimo, dimostrando una totale incapacità di coordinare e stimolare la collaborazione territoriale. Come si può pensare di creare un parco marino senza il consenso e l’impegno di tutti?”.
Il gruppo di minoranza insiste: “E intanto, l’Amministrazione si concentra su iniziative discutibili: qualche mese fa, la cittadinanza ha assistito al “rilascio” di una tartaruga marina, trasportata chissà da dove e per quale scopo di “sensibilizzazione” forzata, che ha sollevato più perplessità che consapevolezza. A quanto pare, da questo evento “spettacolo”, sarebbe persino nato un fantomatico “centro di primo soccorso per tartarughe marine” nella nostra città. Ma dove si trova esattamente questa struttura? Quali attrezzature possiede? Chi vi lavora? Quanti interventi ha effettuato? E, soprattutto, quali costi sta generando per la comunità di Grottammare per un’attività che sembra più una trovata pubblicitaria che un servizio concreto?”.
In tal senso, il consigliere comunaleMarco Sprecacè, ha formalizzato un’interrogazione chiedendo trasparenza e risposte su tutti questi punti critici. “Gli annunci e le iniziative spot non portano a nulla di concreto,” afferma Sprecacè. “Chiediamo all’Amministrazione di guardare in faccia la realtà: il cosiddetto ‘Parco Marino del Piceno’ , ad oggi, rappresenta un miraggio, un progetto che ha creato molte divisioni che sta prosciugando energie e risorse senza molti benefici tangibili per il nostro territorio. Non sarebbe forse più saggio riconsiderare l’intera strategia e investire in forme di tutela e valorizzazione realmente fattibili e condivise, invece di perseverare in una visione che, ad oggi, non sta portando da nessuna parte? I cittadini di Grottammare meritano chiarezza e una gestione efficace e trasparente del proprio futuro. Questa Amministrazione sta dimostrando, ancora una volta, di non essere all’altezza della sfida”.