GROTTAMMARE. Diecimila firme ma solo quattordici email. Continua a tenere banco la vicenda della petizione online contro il cantiere che sta realizzando un asilo nido a Grottammare organizzato da un comitato del quale non si conosce assolutamente nulla.
Abbiamo cercato un contatto diretto con i promotori di questo sedicente sodalizio ma abbiamo ricevuto un numero di telefono fisso che non rientra negli elenchi pubblici e abbiamo trovato all’altro capo del telefono una persona che voleva essere chiamata “Marco” e basta. Nessuna identità, nessun numero, nessuna collaborazione.
Questo fantomatico “Marco” che afferma di essere un residente della zona (probabilmente è l’unica cosa vera che abbiamo ascoltato in quella telefonata e nessuno può smentirci visto che non sappiamo di chi stiamo parlando) oltre a non volerci dire chi fosse davvero non ha neppure voluto fornirci la percentuale di persone residenti sul territorio di quelle diecimila che hanno sottoscritto la petizione su Change.org.
Insomma il nulla più totale. Non sappiamo se la maggior parte di quelle persone sia della provincia di Ascoli o comunque delle Marche oppure si tratti di firme arrivate attraverso un “tour” del link della petizione sulle numerose pagine di associazioni ambientaliste a livello nazionale e internazionale. E non sappiamo nemmeno perché il fautore di tutta questa iniziativa abbia paura di fornire le proprie generalità. Perché questa è un’altra domanda alla quale non ha mai risposto in maniera credibile.
E adesso viene pure fuori che le persone che hanno dato seguito alla firma sulla petizione accettando l’invito fatto dal sedicente comitato “Riviera Verde” di inviare una mail al comune sono state in tutto 14. La cifra è tonda e il calcolo della percentuale è facile. In più si tratta di persone che, per la maggior parte, vivono fuori da questo territorio. Insomma: roba da clown se si considera inoltre che l’area in questione misura 6 mila metri quadri e l’asilo, con il relativo parco, ne occuperà solo mille. Tutto il resto, per la gioia del fantomatico Marco e del suo cane, resterà Parco Bau.