MONTEPRANDONE
Comuni, organizzazione di volontariato e associazioni si mettono insieme per creare una rete solidale e sensibilizzare la cittadinanza, a partire dai più piccoli, sulla necessità di adottare comportamenti individuali per limitare lo spreco.
Il progetto, che si chiama “Zero Sprechi” è stato presentato a Centobuchi, e si pone come obiettivo la lotta agli sprechi alimentari realizzando un sistema di economia circolare e solidale a tutela delle fasce più deboli della popolazione. Il progetto coinvolge più comuni: il capofila è quello di Monteprandone, quindi ci sono i comuni di Grottammare, Ripatransone e Monsampolo. A questi si aggiungono anche le associazioni “I Care” di Grottammare, “Kairos” di Monsampolo, “Centopercento” di Monteprandone e le Caritas dell’Unità Pastorale delle Parrocchie Sacro Cuore e Regina Pacis di Centobuchi.
“Questa iniziativa serve a dare delle risposte concrete e immediate in un momento così difficile – ha spiegato il sindaco di Monteprandone Sergio Loggi -. Sappiamo tutti che esiste un problema sociale importante e dobbiamo essere in grado di dare delle risposte attraverso questo progetto che vede coinvolte tantissime realtà ed ha visto un contributo da parte della Regione Marche di 48 mila euro che finanziano il progetto e che ci permettono di attivare diversi servizi tra cui l’acquisto di un mezzo. Un’iniziativa che ci consente di dare delle risposte ad un vasto territorio”.

A scendere nel dettaglio dell’iniziativa è stata la vicesindaco di Monteprandone Daniela Morelli: “Il progetto ha una valenza solidale ma anche tangibile dal momento che sarà acquistato, ad esempio, un mezzo in grado di conservare gli alimenti nella maniera corrette e abbiamo pensato di coinvolgere anche le scuole. I ragazzi e i bambini, anche quelli della Scuola d’Infanzia, devono conoscere il modus operandi delle associazioni e delle realtà del territorio oltre a quello che fanno le amministrazioni per fare fronte alle criticità”.
Attualmente alcune organizzazioni di volontariato sono già attive nella raccolta e distribuzione di prodotti alimentari nel territorio dei comuni coinvolti nel progetto. L’assenza di mezzi idonei al trasporto e di un’organizzazione in rete formalizzata limita la suddetta attività pertanto il progetto prevede una serie di azioni.
Tra queste quella di creare una rete solidale tra le organizzazioni di volontariato coinvolte nel progetto, siglando un orotocollo di intesa tra le associazioni e quello di dotare la rete di un furgone attrezzato che consenta l’intercettazione presso i centri di somministrazione presente presso i centri di somministrazione e distribuzione di cibo preparato con mantenimento della catena del freddo e del caldo di prodotti alimentari sia freschi che a lunga conservazione.
Il progetto ha anche l’obiettivo di organizzare dei corsi di formazione con l’ausilio di esperti del settore dell’alimentazione rivolti agli operatori e ai volontari dei soggetti attuatori sulle normative specifiche a tutela della salute dei consumatori che facilitino l’implementazione di buone prassi circa la corretta conservazione degli alimenti, a tutela della salute del consumatore.
Le tappe attraverso le quali il progetto procederà passeranno anche per un’attività di sensibilizzazione rivolta a attività produttive con mense aziendali, bar e ristoranti, organizzatori di sagre, attività commerciali e alberghiere. La raccolta avverrà secondo tempistiche concordate con i fornitori.
In rete anche il comune di Monsampolo rappresentato dal sindaco Massimo Narcisi: “Oggi si sancisce l’inizio di questo progetto. Ringrazio il comune di Monteprandone e la nostra associazione Kairos per averci coinvolto perché ritengo che sia interessante sotto diversi punti di vista. Siamo in un periodo molto complicato con le esigenze e i bisogni dei cittadini che si fanno sempre maggiori. Ed è fondamentale, a questo punto, collaborare con i nostri concittadini perché si azzerino gli sprechi. Questa è sicuramente la strada giusta. Monsampolo c’è e farà il suo per supportare le associazioni che si impegnano quotidianamente per la causa”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il primo cittadino di Ripatransone Alessandro Lucciarini che si è detto “orgoglioso di aver partecipato a questo bando la cui forza sta proprio nell’unione di più realtà. Noi abbiamo risposto subito positivamente a questo invito e anche noi abbiamo delle realtà che possono partecipare fattivamente attraverso le due mense scolastiche”.
Parole di approvazione anche da parte dell’assessore grottammarese Monica Pomili: “Felici di questo risultato raggiunto dal Comune di Monteprandone che vede il Comune di Grottammare come partener insieme al tessuto associativo del territorio. Con l’associazione Icare, che opera da anni nel nostro territorio sul tema dello spreco alimentare aiutando le famiglie in difficoltà anche con il progetto “cacciatori di briciole”, abbiamo voluto sostenere questa iniziativa facendo rete insieme con gli altri partner. Fare rete in questo periodo così difficile, infatti, è necessario per provare ad affrontare e dare risposte quanto più concrete possibili al territorio” sono state le sue parole.
Alla presentazione del progetto hanno partecipato anche l’assessore monteprandonese Roberta Iozzi, Gabriella Viviano della Caritas parrocchiale Regina Pacis, Simonetta Sgariglia di Kairos, Luigino Capriotti dell’associazione Centopercento, Tiziana Vagnoni della Caritas Parrocchia Sacro Cuore e Don Armando Moriconi parroco Unità Pastorale Regina Pacis e Sacro Cuore. Presente, e ringraziata dagli amministratori, la segretaria generale del comune di Monteprandone Maria Immacolata Casulli per l’impegno profuso nel progetto.