GROTTAMMARE – Taglio del nastro in Largo Palmaroli da parte del sindaco Enrico Piergallini alla presenza delle autorità, dell’amministrazione comunale e dei cittadini. Largo Palmaroli diventa Largo di Porta Maggiore.
Porta Maggiore è stata eretta nel Cinquecento e demolita sul finire dell’Ottocento per facilitare l’accesso ai nuovi mezzi di trasporto. Nei resti a cielo aperto ricoperti ora di verde e protetti da pannelli di vetro illuminati a led, è visibile dove poggiasse il cardine della porta che appare come una pietra in posizione angolare sottolineata da una struttura in vetro.
“Passi echeggiano nella memoria lungo il corridoio che mai prendemmo verso la porta che mai aprimmo.”, esordisce Piergallini con dei versi dai Quattro Quartetti del poeta T.S. Eliot riportati in uno dei pannelli informativi attorno ai reperti archeologici rinvenuti, “Questi versi sembrano fatti apposta per questo luogo. Un luogo ritrovato in quest’ultimo anno. Il valore politico di questo intervento è molto alto come gli altri effettuati negli anni precedenti nella città. Abbiamo sottratto lo spazio all’asfalto e alle macchine per tentare di restituirlo ai cittadini.”
L’accesso per il carico e scarico merci nel largo sarà consentito per non mettere in difficoltà commercianti e residenti.
“Abbiamo avuto fiducia nello Stato che ha capito il valore degli scavi in un luogo così strategico. Non potevano essere scavi che durassero troppo tempo, dovevano essere in fretta studiati, valorizzati, compresi ed offerti ad una nuova lettura.”
A questo proposito sono state ringraziate per prime le due sovrintendenze di Ancona che hanno presieduto il recupero, quella archeologica nella figura di Marco Pagano, e quella ai beni paesaggistici nella persona della dott.ssa Anna Imponente. Per quanto riguarda la presenza fisica sul luogo pochi giorni dopo i ritrovamenti, sono stati ringraziati due ispettori,uno archeologico, Filippo Denma, e l’altro dei beni paesaggistici, Miriam Pompei.
I ringraziamenti sono stati indirizzati agli assessori dell’amministrazione comunale, al comandante dei carabinieri, Rocco Possemato, al comandante della Capitaneria di Porto, Gennaro Pappacena.
Sono intervenuti all’inaugurazione anche il presidente della provincia Paolo D’Erasmo e il consigliere regionale Fabio Urbinati che hanno portato i ringraziamenti della Regione Marche. “Quest’opera pubblica fa parte di un progetto più ampio che è iniziato con le amministrazioni passate. Questo prevedeva la riqualificazione del vecchio ingresso al borgo medievale e un percorso che passasse sotto le grotte che è ancora in itinere ma a livello burocratico si è fermato.”, informa il vicesindaco Alessandro Rocchi, “E’ stata fatta un’aggiunta più ampia al progetto nel quale l’asfalto sarà sostituito dall’acciottolato dall’ingresso del Vecchio Incasato fino all’ex Ospedale. Adesso abbiamo trovato le risorse per finanziare questo primo stralcio, che è costato 130.000 euro, un po’ di più rispetto al preventivo iniziale perchè abbiamo trovato questi reperti che occoreva valorizzare.”
Sono stati ringraziati dal vicesindaco l’Ufficio Lavori Pubblici, rappresentato dall’architetto Liliana Ruffini, e i progettisti dell’opera realizzata nel largo, gli architetti Bernardino Novelli e Valeria Angelini, che hanno disegnato il progetto iniziale integrato con la collaborazione dell’architetto Roberto Bua per la valorizzazione degli scavi. I lavori sono stati affidati a Cooprola e Tecnoservice. La ditta esperta di scavi archeologici che ha curato i ritrovamenti è l’Ivrea Coop. Il responsabile Andrea Mora è stato aiutato dagli archeologi Sara Capriotti e Marco Minichini. E’ stato determinante nel recupero anche il restauratore Michele Aureli.
Le ditte che hanno realizzato il parapetto e la segnaletica informativa, rispettivamente Pantoni e Miras. L’area manutenzione del Comune ha fornito il suo contributo ai lavori con gli elettricisti di Andrea Illuminati e Luigi Mozzoni. Infine sono stati ringraziati gli operai e la Picenambiente. L’Ufficio Cultura si è occupato della logistica dell’opera. I reperti sono stati benedetti dal vice parroco Don Guido Coccia.