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Il pianista sul Maggiolone è di Grottammare. Ecco il trentenne che gira l’Italia portando musica ovunque

Si chiama Omar Conti e racconta come ha deciso di cambiare la sua vita. "Ogni anno arrivavo a un punto in cui stavo male in ogni cosa che facevo"
Pubblicato il 14 Luglio 2024

GROTTAMMARE. Il “pianista sul Maggiolone”, che sta spopolando in tutta Italia, è di Grottammare. Si chiama Omar Conti e ha trent’anni.  Ha trasformato il suo Maggiolone rosso in una casa su ruote, un parco giochi e il mezzo con cui sta esplorando l’Italia. Ribattezzato “il pianista sul Maggiolone”, Omar ha un fitto calendario di appuntamenti ed esibizioni in tutta la penisola questa estate, tanto da guadagnarsi un’intervista su Repubblica, dove ha raccontato la sua  storia.

Ex designer, Omar ha lasciato il suo lavoro per dedicarsi completamente alla sua passione: la musica. Ha scelto di girare il paese esibendosi in luoghi suggestivi come boschi, altipiani e scuole, raggiunti a bordo del suo Maggiolino camperizzato sul quale sono stati installati dei pannelli solari. Questo speciale veicolo gli è stato regalato dalla nonna Luigina, una operaia di stireria.

Il viaggio di Omar non è solo una tournée musicale, ma anche un’esperienza di vita che lo porta a contatto con persone e luoghi unici. Con il suo pianoforte, Omar crea momenti di magia ovunque si fermi, trasformando ogni angolo d’Italia in un palco naturale. La sua storia è un esempio di come seguire le proprie passioni possa portare a vivere avventure incredibili e a costruire ricordi indimenticabili.

«Soffrivo di depressione — racconta a Repubblica — Ogni anno arrivavo a un punto in cui stavo male in ogni cosa che facevo. In quel momento stavo studiando all’università di Torino, design applicato ai mezzi di trasporto. Così nel 2018 mi sono preso un anno sabbatico e ho iniziato un percorso di teatro e mindfulness insieme, che mi ha portato a cominciare a fare delle scelte seguendo non più soltanto le mie paure e le mie ansie, ma i miei desideri».

L’occasione giusta per cambiare vita è arrivata sotto forma di maggiolino Volkswagen rosso. «E mia nonna me l’ha regalato subito, anche se non navighiamo certo nell’oro in famiglia. Mi ha dimostrato come alle volte sia più importante riconoscere il bene che il denaro». Il primo giro in macchina di un mese lo ha fatto nel 2019, poi è tornato all’università a fare gli esami. C’è stato il Covid di mezzo ma alla fine si è laureato ed è partito per il suo primo viaggio di sei mesi, nel 2021.

La sua tesi è basata proprio sul progetto finale del Maggiolino