Grottammare è stata scelta, insieme con altri 11 borghi italiani, dove sperimentare innovazione e sostenibilità nell’ambito del programma ministeriale “Smarter Italy”. Tra i progetti candidati c’è quello di Daniele Lisciani, giovane grottammarese di 25 anni, recentemente laureato a Bologna con una tesi proprio sulla mobilità sostenibile. Il neolaureato ha creato un’app, denominata “GrotteGo”, che ha avuto modo di consolidare durante il suo tirocinio nell’Ufficio Tecnico del Comune, con a capo l’ingegnere Pierpaolo Petrone, per ridurre il traffico veicolare tradizionale a favore di una micromobilità sostenibile, ad esempio, monopattini e bici elettriche in sharing. «Adesso spero di poter partecipare ad un tavolo di confronto con gli altri progetti inerenti il programma ministeriale» spiega Lisciani.
Il programma ha l’obiettivo di migliorare la vita delle comunità e dei cittadini attraverso la sperimentazione, nei territori, di soluzioni tecnologiche emergenti in diversi ambiti: mobilità, ambiente, benessere della persona e beni culturali. Il programma è attuato dall’AgiD, Agenzia per l’Italia digitale alla quale il Comune di Grottammare ha segnalato tre principali problematiche: il traffico e la sosta, soprattutto nel periodo estivo per la presenza di numerosi turisti, nella zona litoranea, la difficoltà di collegamento tra il centro e la zona Ischia, il collegamento con il borgo medievale. Attraverso l’app il turista, o il cittadino, potrà raggiungere uno dei parcheggi scambiatori dei quali avrà contestuale informazione di numero di posti disponibili e servizi, come colonnine per ricarica auto elettriche, punti ristoro e informativi. Una volta raggiunta il parcheggio e lasciata l’auto, sempre con la stessa app l’utente potrà accedere ai servizi e quindi scegliere il mezzo più adatto alle sue esigenze ed avere tutte le informazioni necessarie sulle promozioni turistiche in atto, su musei e mostre da visitare, sugli stabilimenti balneari ai quali accedere. Un’app che poi potrà essere implementata ulteriori servizi.
Il progetto di tesi sarà quindi ora proposto all’attenzione del tavolo tecnico che periodicamente si riunisce a livello ministeriale per valutare la possibile sperimentazione in altri comuni tra quelli facenti parte del programma.