di Luigina Pezzoli
GROTTAMMARE. Strategie per il futuro, ma anche preoccupazioni per quanto visto questa estate.
Durante l’incontro tra gli operatori turistici e l’amministrazione di Grottammare si è parlato di sinergie ma anche di presenze e arrivi che secondo gli addetti ai lavori hanno fatto registrare un calo, soprattutto a luglio.
Un’impressione più che un dato reale che, come è emerso nel corso della riunione, rispecchia l’andamento nazionale.
All’incontro, che si è svolto lunedì a Palazzo Ravenna, erano presenti anche il sindaco Alessandro Rocchi e l’assessore al Turismo Lorenzo Rossi, quest’ultimo ha parlato di «una riunione forse tra le più efficaci degli ultimi anni. Si è manifestata l’impressione, che poi verrà confermata dai dati, di un calo di presenze, che però nella consapevolezza di tutti gli intervenuti è generalizzato all’Italia.
Gli operatori sono coscienti che la principale ragione è la crisi economica e l’inflazione perdurante da alcuni anni che, rispetto ad esempio alle città d’arte, ha aggredito il principale cliente del turismo balneare: le famiglie italiane. Al tempo stesso, per le strutture è difficile abbassare i prezzi perché anch’esse subiscono aumenti inflattivi».
Presente all’incontro, tra gli operatori, Claudia Bachetti del Relais Concorde che ha sottolineato «l’estate ha evidenziato un calo di presenze e quindi di fatturato tra il 10% e il 20% (dato ad oggi stimato). Da quanto riferito dai nostri fornitori, il problema è sistemico in tutta Italia. Tra i motivi: il turismo altospendente è orientato verso località con strutture di elevati standard e servite da aeroporti vicini; i media nazionali hanno presentato l’evento della mucillagine calcando molto la mano senza riguardo delle singole realtà locali rimaste indenni. Bisogna lavorare fin da subito con agenzie di viaggio e tour operator italiani e stranieri per creare forme di collaborazione che diano visibilità e concrete proposte di soggiorno sia alle strutture attive a Grottammare sia degli altri Comuni della costa e dell’immediato entroterra».
Caterina Huble del B&B “Tre finestre sul mare” ha detto «c’è la volontà da parte di tutti di farsi conoscere anche all’estero, lavorando su un marchio che identifichi l’intero territorio. Non dimentichiamo che i nostri ospiti sono per il 95% italiani».
A riguardo Rossi ribadisce: «L’incontro ha ragionato su strategie di medio e lungo periodo: una promozione territoriale integrata della costa e dell’intero Piceno sui grandi media e sui social; la ricerca di gemellaggi con città del nord Italia per pacchetti che, con numeri grandi, aiutino ad ammortizzare meglio i costi elevati che le strutture soffrono; la ricerca di eventi nei mesi di bassa stagione. Ma per agire strategicamente, intercettare eventuali fondi e contenere i costi individuali è necessario costruire un soggetto non burocratico e pletorico che unisca gli operatori privati e al quale i Comuni e altri enti possano dare adesione e supporto. Un’idea che porteremo anche al Tavolo del turismo intercomunale che teniamo a San Benedetto».