GROTTAMMARE. Una folla ha salutato il passaggio della processione del Cristo Morto, tornata a Grottammare dopo sei anni. La tradizionale processione, che ha cadenza triennale, ha infatti subito l’interruzione della sua ciclicità causata dall’emergenza pandemica. L’ultima edizione si era tenuta nel 2018.
Circa 500 i figuranti che, ieri sera, hanno dato vita alla processione che si è snodata lungo il percorso di due chilometri tra il vecchio incasato e i quartieri ottocenteschi della marina: piazza Peretti, via San Giovanni Battista, via Palmaroli, via Cagliata, via S. Agostino, piazza Garibaldi, via Leopardi, via XX Settembre, viale Ballestra, via G. Marconi, via Leopardi, via Matteotti, via Laureati, via F.lli Cairoli, viale Sisto V, viale Crucioli, corso Mazzini, piazza Garibaldi, via Sant’Agostino.
Il sacro corteo del Cristo Morto di Grottammare è la narrazione itinerante e silenziosa della passione di Gesù. Il silenzio della processione ammanta tutte le vie centrali della città ed è scandito solo dalle voci dei cori e dal suono di tamburi e chiarine. Oltre che per la rievocazione triennale, si caratterizza per l’alto numero di partecipanti e per il fatto che i ruoli assunti vengono tramandati di padre in figlio da generazioni.
Ad organizzare il tutto è stata la Confraternita dell’Addolorata, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e la determinante collaborazione di vari uffici comunali: il servizio Cultura (per la logistica e l’espletamento delle pratiche necessarie sia alla concessione del contributo comunale, deliberato in 2000 euro, che alle comunicazioni agli enti per la sicurezza pubblica), il servizio SUAP (per gli adempimenti di legge in materia di pubblico intrattenimento), il servizio SUE (per verificare la presenza lungo il percorso di cantieri privati o pubblici che potrebbero ostacolare il corteo, definendo se necessario con i responsabili soluzioni anche provvisorie per consentire il passaggio della sfilata); il servizio Manutenzione e Protezione civile (per preparare la città ad accogliere il corteo predisponendo gli spazi necessari e prevedere la presenza di volontari durante lo svolgimento), il Corpo di Polizia locale (per la gestione della viabilità e l’assistenza durante lo svolgimento), il servizio Ambiente (per gli adempimenti di legge in materia di impatto acustico e coordinare le attività di decoro urbano con la Picenambiente).
Da quest’anno, la rappresentazione ha ripreso la sua storica ciclicità: “Anche il Cristo Morto è stato penalizzato dall’emergenza sanitaria che non ci ha consentito di rispettare la cadenza triennale nel 2021 – ricorda il sindaco Enrico Piergallini -. Questa edizione 2023, grazie all’impegno della Confraternita dell’Addolorata e di tantissimi volontari, ha permesso di rivivere un momento devozionale e artistico che ha una tradizione secolare a Grottammare, facendo ripartire in questa maniera la cadenza triennale della sacra rappresentazione. La prossima capiterà dunque nel 2026 e la successiva, pensate, nel 2029, coincidente con la Sacra”.