GROTTAMMARE. “Mentre l’Amministrazione comunale si autocelebra sventolando la Bandiera Lilla, Grottammare rimane, nei fatti, una città non facile a chi vive una disabilità”. A denunciarlo è il gruppo consiliare ‘Grottammare C’è’: “Dietro la patina di un riconoscimento, si nasconde l’inerzia e l’incapacità di garantire una vera inclusione, lasciando i cittadini con disabilità a confrontarsi quotidianamente con ostacoli insormontabili e pericolosi”, accusano Federica Concetti e Marco Sprecacè.
“Il Comune si vanta della Bandiera Lilla, un attestato che dovrebbe significare “particolare attenzione e sensibilità verso la disabilità motoria, visiva, uditiva e le patologie alimentari”. Ma a cosa serve un riconoscimento se poi la città è un percorso ad ostacoli? Nonostante nel 2017 sia stata istituita la Consulta Comunale della disabilità , e nonostante una delibera del 29 luglio 2021 abbia impegnato il Sindaco e la Giunta a istituire persino la figura del “Garante delle persone con disabilità”, la situazione sul campo è disarmante”.
I due esponenti di opposizione insistono: “Sempre con quella stessa delibera del 2021, era stato adottato il Piano di Eliminazione Barriere Architettoniche (PEBA) , uno strumento che avrebbe dovuto risolvere “tutte le fonti di disagio, di fatica e di pericolo che possono limitare l’autonomia delle persone disabili e comprometterne la sicurezza, incluse disconnessioni dei marciapiedi o dell’asfalto in corrispondenza di attraversamenti pedonali, caditoie mal posizionate, carenza di parcheggi riservati, elementi di arredo e segnaletica”. Parole al vento”.
Il gruppo presenterà pertanto un’interrogazione: “Quali sono le reali attività della Consulta Comunale della disabilità, il suo funzionamento e la composizione dei suoi organi? È stato finalmente nominato il Garante delle Persone con disabilità, come promesso nel 2021? Se no, perché? A che punto siamo con gli interventi del PEBA? Quanti ne sono stati effettivamente realizzati e quanti sono ancora sulla carta? Qual è l’impegno finanziario annuale che l’Amministrazione destina concretamente alla risoluzione delle problematiche legate alla disabilità e all’attuazione del PEBA? È ora che l’Amministrazione smetta di nascondersi dietro un pezzo di stoffa e inizi a lavorare seriamente per rendere Grottammare una città veramente inclusiva, e non solo sulla carta o nei comunicati di autocelebrazione. I nostri concittadini con disabilità meritano rispetto e pari opportunità, non promesse vuote e ostacoli insuperabili”.