GROTTAMMARE. L’11 dicembre è fissato l’inizio del processo a carico del medico di Grottammare, al centro di un’indagine condotta dai carabinieri del Nas e coordinata dalla Procura di Fermo.
Il professionista è accusato di aver falsificato documenti attestando somministrazioni mai avvenute di vaccini anti-Covid, in un periodo compreso tra settembre 2021 e febbraio 2022. Le accuse nei suoi confronti includono falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, peculato e truffa.
A questo procedimento è stata riunita un’altra indagine che riguarda il medico 60enne, accusato di tentata cessione di farmaci di provenienza estera non autorizzati in Italia, truffa e detenzione di metadone con potenziale effetto stupefacente. Il professionista era stato posto agli arresti domiciliari il 10 febbraio 2022, nell’ambito delle investigazioni sulle presunte irregolarità legate alla somministrazione dei vaccini anti-Covid.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Procura di Fermo, hanno ricostruito un presunto sistema fraudolento. Secondo l’accusa, il medico avrebbe soddisfatto la richiesta di persone che cercavano di ottenere il Green Pass senza sottoporsi realmente alla vaccinazione. Il professionista avrebbe comunicato all’Asur l’avvenuta vaccinazione di 35 persone, operazione mai realmente effettuata, disperdendo invece le dosi prelevate presso il Centro Vaccinale di San Benedetto. In questo modo, il medico avrebbe ottenuto i compensi previsti per le vaccinazioni dichiarate.