GROTTAMARE. In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, tutte le classi prime della scuola secondaria di primo grado “Giacomo Leopardi” di Grottammare si sono riunite mercoledì 2 aprile presso il Kursaal per partecipare a un evento organizzato dall’associazione Omphalos, interamente dedicato alla sensibilizzazione e all’inclusione.
La sala Kursaal, recentemente rinnovata con sedute blu grazie all’intervento del Comune, ha accolto studenti e ospiti in un contesto curato e accogliente. A portare i saluti della dirigente scolastica Luigina Silvestri è stata la vice preside, prof.ssa Luigina Ceddia, che ha dichiarato: «La nostra scuola è in prima linea per l’inclusione. Noi prendiamo in carico i ragazzi speciali veramente come una famiglia, hanno una ricchezza da dare e moltissimo da insegnare».
Durante l’incontro sono intervenuti due relatori d’eccezione, Niccolò e Diletta, che hanno condiviso la loro esperienza di vita con l’autismo. Le loro parole hanno colpito profondamente i giovani studenti, che hanno partecipato con attenzione e molte domande.
«Ho 30 anni e sono autistica, oggi si conosce di più della nostra particolarità, ma ai miei tempi non è stato facile», ha raccontato Diletta, sottolineando quanto sia importante riconoscere la soggettività della normalità. «Siamo diversi ma non inferiori», ha aggiunto. Anche Nicolò ha ribadito l’importanza di comprendere che «la realtà è unica, ma ognuno può leggerla in modo diverso», descrivendo con precisione come il cervello autistico funzioni in modo differente, spesso con capacità potenziate, come quella della memoria visiva.
Presente anche lo psicologo dell’istituto, il dott. Raniero Di Gregorio, che ha evidenziato: «In questa scuola c’è una grande disponibilità per quanto concerne la disabilità, non sempre scontata».
Per il Comune di Grottammare è intervenuta Oriana Vitarelli, delegata alle politiche scolastiche, che ha portato i saluti del sindaco Alessandro Rocchi, sottolineando: «Lavoriamo tantissimo con i ragazzi, questa è una lezione di inclusione».
Nel corso dell’incontro è intervenuta anche l’insegnante Martina Rasetti, referente per l’inclusione, che ha invitato gli studenti a riflettere: «Cercate di capire l’unicità di ciascuno di noi». A moderare l’evento è stato il papà di una studentessa dell’istituto, che ha spiegato anche il significato del nome dell’associazione Omphalos: “ombelico” in greco, e ha ricordato: «Blu è il colore dell’autismo come queste belle poltrone nuove».
L’interesse degli studenti, stimolato anche dai video esplicativi e dalla spontaneità dei relatori, ha confermato il valore educativo dell’incontro. Una mattinata intensa e partecipata, dove parole come diversità, unicità e accoglienza sono risuonate forti tra i banchi della sala Kursaal.