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Ecco il decalogo dei vigili urbani

Pubblicato il 24 Agosto 2013

GROTTAMMARE – Massima educazione e professionalità nelle situazioni conflittuali, cura e correttezza nell’uso di mezzi e apparecchiature tecniche di servizio, contegno corretto, irreprensibile e senso di responsabilità. Ecco i tratti distintivi del vigile urbano contenuti nel nuovo decalogo comportamentale (che segue) approvato questa mattina dalla giunta comunale.

 Dieci regole che non si fermano alla dimensione deontologica della professione, ma interessano pure quella organizzativa, mostrando segnali di apertura e partecipazione del Corpo alle esigenze della cittadinanza. Il documento, infatti, dispone anche l’attivazione di un orario di ricevimento del pubblico da parte del Comandante della Polizia municipale, di almeno due ore settimanali.

 Il decalogo, che anticipa l’approvazione di uno specifico regolamento, nasce dalla consapevolezza che il corpo di polizia municipale – servizio autonomo composto stabilmente da 9 vigili, oltre al comandante, e 1 collaboratore amm.vo – ha assunto un ruolo determinante nell’attività di tutela alla sicurezza urbana. Il servizio, inoltre, rappresenta all’esterno l’“Autorità Comunale” e deve perciò improntare il proprio atteggiamento alla massima educazione, correttezza, imparzialità e professionalità anche e soprattutto in situazioni conflittuali, dimostrando equilibrio e buon senso.

 “A seguito di alcune segnalazioni – spiega il sindaco Enrico Piergallini – ci siamo resi conto di una lacuna, l’assenza cioè di un regolamento deontologico del vigile urbano che molti altri Comuni hanno adottato e che è indispensabile per definire il ruolo della polizia municipale. Un ruolo estremamente delicato, prestigioso e fondamentale per la collettività. Questo regolamento disegna il modello di un agente di polizia municipale cortese, disposto ad ascoltare le necessità della città e capace di rappresentare all’esterno il valore delle istituzioni. A questo modello tutti vogliamo tendere. Il decalogo non va visto come un atto censorio ma un’iniziativa tendente ad innovare il senso civico della nostra comunità”.

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