di Massimo Falcioni
GROTTAMMARE. Tanti bagnanti in acqua, nonostante la firma dell’ordinanza di divieto di balneazione a Grottammare nello specchio compreso tra la foce del Tesino e il fosso delle Tavole.
Un segmento che interessa il tratto che va dalla concessione 27 alla 17, in direzione sud, per un totale di circa un chilometro di costa.
“Tutti gli stabilimenti balneari che rientrano nel tratto interessati sono stati avvisati – spiega il sindaco Alessandro Rocchi – inoltre sono stati apposti dei cartelli di avvertimento. Ce n’è uno ogni ottanta metri. E’ la procedura classica che deve essere attivata in seguito alla comunicazione dell’Arpam. Chi entra in acqua lo fa a suo rischio e pericolo”.
Ed erano in tanti a farlo, questa mattina. Lo confermano gli stessi operatori turistici che operano nel tratto interessato dall’ordinanza. Abbiamo sentito alcuni di loro e il commento, più o meno, è lo stesso: “I cartelli? Ce ne sono pochi e non visibili. Le persone stamattina erano in acqua come al solito”.
L’Arpam nelle scorse ore aveva eseguito tre distinti prelievi che avevano rilevato una concentrazione non conforme ai limiti di legge di escherichia coli. Trattasi di un batterio che si trova comunemente nell’intestino degli esseri umani e degli animali a sangue caldo (uccelli e mammiferi, inclusi gli esseri umani). La maggior parte dei ceppi di escherichia coli sono innocui, ma altri possono causare gravi malattie di origine alimentare. Il valore massimo per le acque marine è di 500 Ufc (un’unità di misura usata in microbiologia che serve a quantificare il numero di batteri presenti in un campione) ogni 100 millilitri.
“In seguito ad un violento nubifragio è probabile che accada – prosegue il primo cittadino – l’episodio si lega alle recenti precipitazioni e hanno portato in acqua di tutto. Speriamo di tornare rapidamente alla normalità”.
L’attenzione adesso è tutta rivolta alle tempistiche: “La precedente segnalazione era durata per due giorni. Teoricamente, l’Arpam procederà con nuovi prelievi tra quarantotto ore per decretare la conformità delle acque”.
La misura, seppur provvisoria e necessaria per garantire la sicurezza delle persone, rischia di scatenare ampio malcontento tra gli operatori. Questa, tuttavia, si rende necessaria per garantire la sicurezza dei bagnanti e preservare la qualità delle acque lungo la costa di Grottammare. Diverse strutture, da noi intercettate, non hanno però segnalato stravolgimenti o cambiamenti rispetto alle precedenti giornate, confessando a più riprese di non essere state adeguatamente informate della situazione.
Eppure, come detto in apertura, sono svariati gli avvisi affissi dall’amministrazione comunale nei quali si comunica che l’area “è temporaneamente interdetta alla balneazione”.